Gilles de Rais, barbablù

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icon8  view post Posted on 15/10/2010, 21:31
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Gilles de Montmorency-Laval barone di Rais, poi identificato con l'archetipo di Barbablù (Machecoul, 10 settembre 1404 – 26 ottobre 1440) è stato un nobile, militare e assassino seriale francese.
Venne in seguito accusato di tortura, stupro e uccisione di un gran numero di bambini e condannato a morte.


Gilles de Rais fu un bambino di straordinaria intelligenza, con spiccate capacità nell'apprendimento del latino. Di nobili natali, a soli undici anni rimase orfano di entrambi i genitori (la madre morì di malattia ed il padre ucciso da un cinghiale durante una battuta di caccia), e fu affidato al nonno materno, Jean de Craòn. Nel 1420 visse alla corte del Delfino Carlo, futuro Carlo VII. Jean de Craòn provò a farlo sposare con Jeanne de Paynol, una ricca ereditiera, ma senza successo; fu un fallimento anche il tentativo di matrimonio con Beatrice de Rohan, nipote del duca di Bretagna. Infine riuscì nell'intento di accrescere le ricchezze di Gilles facendogli sposare un'altra ereditiera, Catherine de Thouars, che Gilles rapì (cosa non rara all'epoca) per accelerare le trattative con la famiglia di lei. In ogni caso, pare che tra i due fosse davvero sbocciato l'amore.
Dal 1427 al 1435, de Rais fu comandante nell'esercito reale e prestò servizio anche durante le campagne di Giovanna d'Arco contro gli inglesi. Nel 1429, appena venticinquenne, si guadagnò il titolo di Maresciallo di Francia in seguito alla strepitosa vittoria riportata dai francesi nella battaglia di Patay contro le truppe inglesi.
Morto il nonno, nel 1432 ereditò un'immensa fortuna, accumulata dal suo avo con estrema rapacità e destrezza, cui si aggiungevano le ricchezze dei de Rais e quelle della moglie, ritrovandosi così ad essere uno degli uomini più ricchi del suo tempo. Ritiratosi dal servizio militare, iniziò a spostarsi da un castello all'altro nei suoi domini, dandosi ad una vita opulenta e raffinata, finanziando spettacoli teatrali e dissipando il suo notevole patrimonio, fino ad essere costretto ad intaccare la sua ricchezza svendendo alcuni possedimenti. Fu in quel periodo che, per cercare di ritrovare la fortuna, cominciò a interessarsi all'occulto, motivo per cui affidò al suo cappellano, Eustache Blanchet, il compito di procacciargli alchimisti ed evocatori di demoni. Fu proprio questi a recarsi in Toscana, a quell'epoca terra di grandi innovazioni culturali, e ad incontrare a Firenze Francesco Prelati, un giovane monaco spretato aretino dedito all'occultismo, che assoldò e portò con sé in Francia nel 1439. Nel frattempo Gilles de Rais aveva continuato a spendere forti somme di denaro nel tentativo di ottenere la pietra filosofale per recuperare le proprie ricchezze. Prelati, invece, convinse de Rais che avrebbe potuto mantenere ricchezze e potere solo sacrificando esseri innocenti al demone "Barron", nome inventato dallo stesso Prelati giocando sul titolo nobiliare dei de Rais. Gilles de Rais, a quell'altezza cronologica, aveva già ucciso bambini ed adolescenti maschi. In questa attività era sempre stato aiutato dal fedele valletto Étienne Corillaut, detto "Poitou", che gli procurava i ragazzini spesso comprandoli per un tozzo di pane da famiglie di disperati.
Il 15 maggio 1440 de Rais rapì un giovane prelato di nome Jean Le Ferron, fatto che indusse il vescovo di Nantes ad indagare sui suoi crimini passati. Dopo la liberazione di Le Ferron, nell'autunno dello stesso anno de Rais fu arrestato ed il 13 ottobre cominciò il processo, basato su quarantanove capi d'accusa.
Il de Rais inizialmente accusò i propri inquisitori di volerlo processare per sottrargli le sue ricchezze (de Rais si era già distinto in precedenza per l'atteggiamento polemico o apertamente violento nei confronti del clero), quindi, sotto tortura, confessò una quantità enorme di crimini di incredibile efferatezza. La confessione dei misfatti, una volta trascritta, pare abbia fatto inorridire a tal punto i giudici, che i passi più espliciti non furono contemplati tra le prove. Secondo la confessione, de Rais avrebbe più volte mutilato, violentato ed ucciso dei ragazzi; avrebbe quindi mozzato loro le membra e la testa insieme ai suoi complici, per poi giudicare quale fosse "la più bella" ed offrirla a Satana. Quante siano state le sue vittime non si sa esattamente, siccome si ritiene che la maggior parte dei cadaveri siano stati bruciati, ma il numero dovrebbe aggirarsi tra 80 e 200; doveva trattarsi, nella maggior parte dei casi, di individui maschi tra i sei ed i diciotto anni. Il 26 ottobre de Rais, insieme ai due servitori e complici, Henriet Griart e Poitou, fu giustiziato mediante l'impiccagione e il rogo, ma non prima di ricevere l'assoluzione dai peccati commessi da parte di un sacerdote.

allora, odio questo tizio, e trovo che quello che ha fatto sia rivoltante ed orribile, e che ben meritò la morte che gli diedero....
Non ha scuse, motivi, nulla, soltanto non poteva rinunciare al sangue e all'orrore della guerra, ecco perchè.
Piccola nota. Etienne Corrilaut e Henriet Criart avevano rispettivamente 22 e 24 anni quando morirono... eppure si erano resi complici di crimini orrendi.
nella mia bio ho alcuni pezzi del processo, se volete li posto, sotto spoiler perchè sono allucinanti
 
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view post Posted on 15/10/2010, 21:39

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Hai detto tutto, quest'uomo, se così vogliamo chiamarlo, si è macchiato di qualcosa di davvero indescrivibile, ingiustificabile, perversa e malata.
Pensare che era la "cotta" di Giovanna D'Arco mi fa ancora più impressione.
 
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view post Posted on 16/10/2010, 13:26
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già, il diavolo e la santa... in lui ci sono così tante ombre che probabilmente non saranno mai dissipate del tutto.
Nella mia bio, alla fine l'autore, tenta di tracciare un profilo basandosi sui metodi del FBI, e Gilles risulta essere adattissimo al ruolo di assassino seriale
 
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•Hans•
view post Posted on 16/10/2010, 18:02




Posta i pezzi del processo! ^^
 
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view post Posted on 16/10/2010, 20:02
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allora, ho utilizzato questo pezzo per il mio racconto: "Diabolici Segreti", ed è quello che io ritengo uno dei soft....
SPOILER (click to view)
E disse e depose che il detto Gilles de Rais, per esercitare con i detti fanciulli, bambini e bambine, le sue perversioni contro natura e appagare il suo desiderio libidinoso, prendeva dapprima la sua verga o membro virile tra le mani, la maneggiava o la faceva erigere o la tendeva, poscia la metteva tra le gambe dei detti bambini e bambine, trascurando il naturale orifizio di dette bambine con grande piacere, bramosia e libidinosa concupiscenza, fino a che lo sperma non si spandeva sul loro ventre

:sick: :sick: :sick:
questo è il primo... se ne volete altri basta dirlo...
 
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view post Posted on 16/10/2010, 21:11
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Se ogni giorno si mette un mattone, in sessanta o ottanta anni si abiterà dentro un palazzo.
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Per quanto mi riguarda preferirei di no, grazie...

Su Gilles de Rais e Giovanna d'Arco ha scritto un romanzo breve Michel Tournier:
Gilles et Jeanne, pubblicato in Italia da Garzanti.

 
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view post Posted on 17/10/2010, 14:34
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grazi, lo cercherò
Ora, trovato sul sito www.occhirossi.it, lo stile di Gilles de rais, metto sotto spoiler, è meglio:
SPOILER (click to view)
Vestiti con gli abiti migliori e invitati a un banchetto, i bambini vengono trascinati dopo il pasto in una stanza nascosta, dove sono ammessi solo De Rais e i suoi servitori più fedeli.
Qui la vittima di turno viene appesa per il collo ad un gancio di ferro e quindi stuprata diverse volte. Tra una violenza e l'altra, Gilles De Rais toglie il ragazzo dal gancio e gli fa coraggio, consolandolo. Ad un certo punto, durante uno di questi gesti di conforto, il ragazzo viene ucciso.
Gli sventurati vengono assassinati in diversi modi, dalla decapitazione al taglio della gola. A volte vengono smembrati, altre volte vengono presi a bastonate sull'osso del collo. In alcuni casi, l'assassino si siede sulla loro pancia, facendosi un sacco di risate e masturbandosi nel vederli soffocare. Quando Gilles dispone di più teste decapitate, improvvisa macabre gare di bellezza.
De Rais fa forgiare anche una spada speciale, una spada a doppia lama corta e molto spessa, che lui chiama braquemard e che viene utilizzata appositamente per sgozzare i bambini.
Difficilmente le vittime vengono lasciate vive per più di una sera e occasionalmente il Barone ha rapporti anche con i loro cadaveri oppure gioca con le loro viscere.
I corpi vengono poi cremati e gettati nel fossato.
Gilles non è solo. Agisce con i suoi cortigiani. Non si sa con certezza fino a che punto siano costretti a reggergli il gioco e fino a che punto siano invece esseri perversi come il loro padrone. Uno dei principali coinvolti è un giovane, soprannominato Poitou, inseparabile braccio destro di Gilles. Originariamente arrivato nel castello come vittima, è stato risparmiato per la sua straordinaria bellezza e promosso al grado di complice.
Si sa inoltre che alcune persone procacciavano le vittime per lui.
Uno di questi è il cugino, Gilles De Sille, che gli manda numerosi bambini con qualche scusa, come il ragazzo-messaggero che ha dato inizio alla carneficina. Un altro procacciatore di vittime è Roger Briqueville, mentre che un'anziana donna senza nome, soprannominata da tutti "La Meffraye", si aggira per i borghi contadini rapendo alcuni bambini.
 
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view post Posted on 17/10/2010, 20:38

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Senza parole...era malato!
 
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view post Posted on 17/10/2010, 21:11
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del tutto... ecco, secondo l' FBi le caratteristiche di un serial killer:
alto Quoziente intellettivo:
si, aveva ricevuto una buona educazione e possedeva diversi libri rari

socilamente competente:
Si, era ben integrato a corte

Preferenza per un lavoto altamente qualificato.
si, invece di vivere di rendita scelse le armi

Figlio unico o primogenito:
fino ai 9 anni

Sessualmente competente:
sposato a 15 anni e con una figlia

lavoro stabile del padre.
con gli standard di oggi direi no

disciplina inesistente durante l'infanzia.
purtroppo si

si controlla durante il delitto.
Henriet Criart è chiaro su questo, se volete posto i pezzi incriminati

fa uso di alcool durante il delitto:
lo ammise lui stesso

uno stress:
finanziario, direi io

vive con partner:
sposato, con una figlia

mobile:
si, viaggiava tra i suoi castelli

segue il delitto sui media.
non ci sono informazioni al riguardo

può cambiare lavoro o città:
viaggiava fra i suoi castelli

pianifica l'omicidio.
basta leggere l'estratto dell'articolo su di lui che ho postato per rendersene conto

vittima: sconosciuto preso a caso.
per i bambini si, per le bambine è un mistero

personalizzazione della vittima.
vedere sempre articolo

luogo del delitto=preparazione.
si

esige vittima sottomessa:
Criart e Poitou sono chiari su questo

vittima legata:
modus operandi

atti aggressivi prima della morte.
le torture e gli stupri

corpo nascosto o sepolto.
nascolti nei castelli, raramente bruciati

nè armi nè prove sul luogo del delitto:
era un castello, era pieno di armi

trasporta il corpo:
no

come vedete a queste risposte moderne, molte di esse hanno una risposta positiva. C'è un criterio francese oltre a questo, se volete lo posto domani
 
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view post Posted on 17/10/2010, 21:51

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Ma il fatto che sia stato un killer seriale lo si capisce già da tutte le vittime che fece. Un mostro!
 
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view post Posted on 18/10/2010, 12:51
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esatto, ma sul fatto delle vittime c'è da ragionarci...
allora:
-20. sono i crani trovati nel castello
-80-200 sono le valutazioni moderne sulle vittime
-800 sono quelli che confessò lui

poi ci sarebbe la questione dei complici, e dell'esoterismo, non è un caso semplice, ma è più ingarbugliato di un gomitolo di lana
 
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view post Posted on 19/10/2010, 18:56
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ecco il più noto ritratto di Gilles de Rais:
 
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view post Posted on 6/11/2010, 14:53

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Leggere certi documenti ed osare immaginare certi episodi mi fa stare alquanto male. Non so a che punto arrivino gli uomini con la loro malvagità, e forse non lo riuscirò mai a capire. Gilles de Rais sinceramente non meritava neanche di esistere. Era un porco, e scusate il linguaggio scurrile, ma come diavolo ha fatto Giovanna D'Arco ad infatuarsi di un uomo tale? Che sia diventato pazzo, malato, un mostro, dopo la morte di Giovanna? Lo è sempre stato? Perchè fare cose del genere, perchè?
 
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view post Posted on 10/11/2010, 14:55
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<Era anche un uomo valoroso e altruista, un engima vivente. Purtroppo sulla sua infanzia si hanno scarsisse informazioni, quindi non si può ricostruire il suo percorso.
Un po' tocco lo era già da prima, ma dopo, Giovanna, la guerra... La guerra concede una sorta di impunità, e abitua al gusto del sangue, cosa a cui lui non è più riuscito a rinunciare
 
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view post Posted on 24/10/2012, 19:00
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Ho appena finito di leggere Gilles de Rais o il Tramonto del Medioevo di Ferrero.
Una lettura più interessante di quella di Cazacu, più psicologica e si interessa di più ai crimini.
Per esempio ho scoperto tante cose su Corrlaut, Poituo e eprsino su Jean Rossignol, uno dei tanti cantori di Gilles, 14 anni e uno dei più zelanti procacciatori.
Ferrero suppone a un Io ingigantito ed egoista che non dà improtanza all'atto, lo stupro, ma trova autentica soddisfazione nell'omicidio.
Per gli omicidi invece sostiene che siano una sorta di perversa parodia della Messa.
Oltre a quello c'è anche il fattore dei complici, specie i più giovani che si superavano nello zelo, sia come assassini che come procacciatori

ejecuciongillesderais

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impicaggione di Gilles de Rais, il religioso accanto a lui è Jean de Malestroit, vescovo di Nantes e principale accusatore del amrchese
 
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