| Ma chi fu per davvero questo Giovanni?
Giovanni Plantageneto, o Giovanni d'Inghilterra, meglio conosciuto come Giovanni Senzaterra[1], in inglese John Lackland, (Oxford, 24 dicembre 1166 – Newark-on-Trent, 19 ottobre 1216), fu conte del Maine dal 1199 al 1203, duca di Normandia dal 1199 al 1204, re d'Inghilterra, duca d'Aquitania e Guascogna e conte di Poitiers dal 1199 al 1216; è noto soprattutto per aver concesso la Magna Carta, il primo documento fondamentale per la concessione dei diritti dei cittadini. Era il quinto e ultimo dei cinque figli maschi del re d'Inghilterra, duca di Normandia, conte del Maine, d'Angiò e di Turenna, Enrico II d'Inghilterra e della duchessa d'Aquitania e Guascogna e contessa di Poitiers, Eleonora d'Aquitania. Giovanni fu, per parte di madre, il fratellastro minore di Maria di Champagne e di Alice di Francia (1151 – 1198). Era anche il fratello minore di Guglielmo, Conte di Poitiers, di Enrico, di Matilda d'Inghilterra, di Riccardo Cuor di Leone, di Goffredo II, Duca di Bretagna, di Leonora d'Aquitania e Giovanna d'Inghilterra.
Nel 1173, suo padre, Enrico II, in un incontro, a Montferrand, coi principi della Francia meridionale riuscì a combinare il matrimonio[2] di Giovanni, di sei anni con Alice (o Agnese), figlia del conte di Savoia, Umberto III, che avrebbe garantito a Giovanni il controllo dei passi alpini e il diritto di successione in Savoia. Come contropartita Enrico II aveva proposto di assegnare ai futuri sposi tre castelli: Chinon, Loudun e Mirabeau, che però erano già stati assegnato al fratello di Giovanni, Goffredo. Il figlio secondogenito di Enrico II, Enrico il Giovane, che era co-reggente col padre, rifiutò il suo assenso. Questo portò alla ribellione di Enrico il Giovane e dei fratelli, Riccardo e Goffredo che è conosciuta col nome di Rivolta del 1173-1174. A seguito di questa ribellione la madre di Giovanni, Eleonora d'Aquitania, che, nel 1173, era stata catturata dalle truppe realiste mentre cercava di raggiungere i tre figli ribelli, a Parigi, passò l'anno di guerra prigioniera a Rouen, e poi fu rinchiusa, per circa quindici anni, prima nel castello di Winchester e poi in quello di Sarum. L'Irlanda, dopo che suo padre, Enrico II, nel 1171, aveva fatto degli accordi, ma non l'aveva conquistata, era stata governata da avventurieri inglesi a cui erano stati contrapposti dei capi indigeni. Nel 1185, Enrico II decise di conquistarla, affidando una grande spedizione a Giovanni, che assunse il titolo di Signore d'Irlanda, ma la spedizione fu un colossale fallimento e Giovanni dovette rientrare in Inghilterra. Nel 1188, Enrico II progettò di dare l'Aquitania al suo figlio preferito, Giovanni, ma Riccardo, che già governava l'Aquitania per conto del padre, si oppose e si alleò al re di Francia, Filippo II Augusto. L'anno dopo, 1189, data l'alleanza di Riccardo e Filippo II, Enrico II pensò seriamente di nominare Giovanni erede al trono; allora Riccardo e Filippo II organizzarono una spedizione contro Enrico II. Il 4 luglio 1189 i soldati di Riccardo e di Filippo II sconfissero l'esercito di Enrico II a Ballans. Enrico II accettò come erede Riccardo. Due giorni dopo Enrico II, che già era ammalato, moriva[3] a Chinon e Riccardo I gli succedeva come Re d'Inghilterra, Duca di Normandia e conte del Maine e d'Angiò. Uno dei suoi primi atti fu di donare la contea di Mortain, in Normandia e vaste tenute inglesi (tra l'altro le rendite dei baronati di Gloucester e di Lancaster) a Giovanni, che così godette di una rilevante forza politica in ampie zone del regno. Riccardo conferì l'incarico di cancelliere e di Gran Giustiziere a Guglielmo di Longchamp e partì per la Terra Santa, per prendere parte alla Terza Crociata. Dopo poco, Giovanni giunse in Inghilterra e, ponendosi a capo del movimento aristocratico, si pose in conflitto col cancelliere Guglielmo di Longchamp. Conflitto che, all'inizio del 1192, portò alla destituzione di quest'ultimo, il quale aveva, nel frattempo, lasciato l'Inghilterra. Dopo la cattura di Riccardo ad opera del duca d'Austria, Leopoldo V, nella primavera del 1193, Giovanni cercò di farsi eleggere re, diffondendo la notizia della morte di Riccardo. Ma quando Hubert Walter, arcivescovo di Salisbury, portò la notizia che Riccardo era vivo, la posizione di Giovanni si fece delicata; diversi funzionari si recavano in Germania per ricevere ordini direttamente da Riccardo e i baroni normanni tagliarono le relazioni con Giovanni. Dato che i suoi piani per resistere sul trono d'Inghilterra furono scoperti, Giovanni si rifugiò alla corte di Francia già da prima del rilascio di Riccardo. Al suo arrivo in Inghilterra, Riccardo trovò il regno gestito da Hubert Walter, che fu nominato cancelliere e Gran Giustiziere. Già dalla Normandia, dove si trovava alla fine del 1194, Riccardo diseredò Giovanni confiscandogli[4] tutti i beni, che passarono alla corona, e confermò suo erede il nipote, figlio di suo fratello Goffredo, Arturo I duca di Bretagna. Ma alla morte di Riccardo, il 6 aprile 1199, Arturo ottenne solo l'Angiò, mentre Giovanni gli subentrò come re d'Inghilterra, duca di Normandia, d'Aquitania e di Guascogna e conte del Maine. Subito dopo l'incoronazione, avvenuta il giorno di Pentecoste del 1199, Giovanni confermò come cancelliere Hubert Walter e come gran Giustiziere, Goffredo Fitz Peter, che era subentrato a Walter l'anno prima, che lavorando di buon accordo segnarono i primi sei anni di regno di Giovanni. Una delle prime mosse fu l'abbandono (finanziario) del nipote, Ottone, che Riccardo aveva aiutato a far eleggere Re dei Romani; Giovanni si rifiutò inoltre di consegnare a Ottone i gioielli lasciatogli in eredità da Riccardo, appellandosi al trattato di Le Goulet[5].
La vita amorosa di Giovanni Senzaterra fu piuttosto animata e turbolenta: oltre alle due mogli (il primo matrimonio fu annullato) Giovanni ebbe numerose amanti[13]. Nel 1189 Giovanni sposò Isabella di Gloucester, figlia ed erede di Guglielmo Fitz Robert, 2º conte di Gloucester[14] La coppia non ebbe figli ed il matrimonio fu annullato per consanguineità poco prima o poco dopo l'ascesa al trono di Giovanni, che ebbe luogo il 6 aprile 1199, per cui Isabella non fu mai chiamata regina [15] Giovanni sposò[16] quindi il 24 agosto 1200, Isabella d'Angoulême (1186-1246), figlia di Aimaro Taillefer, Conte di Angoulême. Da Isabella Giovanni ebbe cinque figli: Enrico (1207-1272), che divenne re d'Inghilterra con il nome di Enrico III; Riccardo, 1º conte di Cornovaglia (1209-1272); Giovanna (1210–1238), che sposerà Alessandro II di Scozia diventando così regina consorte di Scozia; Isabella (1214–1241), che sposerà l'imperatore Federico II; Eleonora (1215–1275), che sposerà in prime nozze Guglielmo Marshal, 2º conte di Pembroke, e successivamente Simone di Montfort, 6º conte di Leicester. Giovanni ebbe inoltre numerosi figli illegittimi. da un'amante chiamata Clemence: Giovanna del Galles, moglie del principe gallese Llywelyn Fawr da sua cugina Adela, figlia dello zio Hamelin de Warenne: Riccardo Fitz Roy[17]; da un'amante chiamata Hawise: Oliver FitzRoy[17], che accompagnò il legato del papa, Pelagio, a Damietta nel 1218 e che non fece più ritorno; da una o più amanti non note: Geoffrey FitzRoy[17], che andò nel 1205 con una spedizione in Poitou e vi morì; John FitzRoy[17], chierico nel 1201; Henry FitzRoy[17], morto nel 1245; Osbert Gifford, al quale furono assegnate terre nell'Oxfordshire, Norfolk, Suffolk, e Sussex, e di cui si sa fosse vivo almeno fino al 1216; Eudes FitzRoy[17], che accompagnò il fratellastro Riccardo di Cornovaglia nella crociata e morì in Terra Santa nel 1241; Bartholomew FitzRoy[17], membro dell'Ordine dei Frati Predicatori (domenicani); Maud FitzRoy[17], badessa di Barking, deceduta nel 1252. Isabel FitzRoy[17], moglie di Richard Fitz Ives; Philip FitzRoy[17], di cui si sa fosse vivo almeno fino al 1263.
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