Lucio Anneo Seneca

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view post Posted on 13/10/2010, 18:21

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Seneca nacque il 4 a.C. a Còrdoba (in Spagna, l'attuale Cordova) e si traferì a Roma giovanissimo per intraprendere gli studi di retorica e filosofia. Per non deludere le aspettative del padre abbandonò gli studi letterari e si abbandonò completamente alla vita politica ma le sue abilità oratorie lo misero contro gli imperatori, prima con Caligola (che voleva ucciderlo) e poi con Claudio, la quale prima moglie, Messalina, lo convinse a mandarlo in esilio, per adulterio, in Corsica. Seneca rimase fuori Roma per otto anni e vi fece ritorno solo grazie ad Agrippina che lo volle come prefettore del figlio Nerone.
Ben presto, a diciasette anni, Nerone salì al trono e Seneca si ritrovò a governare letteralmente un impero con il giovane al quale rimase al fianco fino ad età avanzata (aiutandolo forse a commettere matricidio) quando si ritirò forse per motivi di salute.
Nerone non digerì bene l'allontanamento di Seneca e aspettò la congiura di Pisano per incolparlo di volerlo uccidere.
Fu costretto così a suicidarsi da Nerone stesso, nonostante provò a discolparsi di quelle accuse infondate.

Altra vittima di Nerone, altro grande uomo e prosatore delle letteratura latina.
 
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view post Posted on 13/10/2010, 18:32
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grande pensatore si, grande uomo.. ho i miei dubbi.
Caligola lo odiava anche perchè ebbe una storia con Drusilla.
E Claudio credette alle accuse di messalina, che rano vere, sul fatto che Seneca e Giulia Livilla avessero una relazione.
Nonostante le sue idea da stoico, Seneca prestava denaro a usura, e si arricchì in maniera enorme; alla morte era ricchissimo.
Fu la sua invadenza a costringerlo al ritiro, nonchè le trame di Tigellino, che alla morte di Burro non voleva avere oppositori
 
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Madamadoré
view post Posted on 17/10/2013, 22:11




Avendo tradotto i testi a scuola ed essendomi sorbita le sue tragedie; posso affermare che è vera la massima secondo cui gli autori più odiati al classico siano morti di morte violenta per una qualche ragione. Ad ogni modo, la sua fine violenta, come quella della madre, è anche influenzata dalla sua volontà di usare Nerone come fantoccio. La madre voleva usarlo come tramite per guarire le umiliazioni passate prendendo il trono che sentiva spettarle di diritto. Seneca voleva fare come Platone con i sovrani siciliani e come lui fu oggetto di un attentato da parte del suo allievo. L'unica differenza è che Seneca ci è rimasto secco e Platone si è salvato per il rotto della cuffia.
 
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2 replies since 13/10/2010, 18:21   265 views
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