| •Hans• |
| | Mini ricerca che avevo già pubblicato sul forum di Lady Reading. Spero faccia piacere! ^^ La leggenda della regina MargotLa "Regina Margherita", come veniva chiamata Margherita dopo l'annullamento del matrimonio con Enrico IV, fu vittima insieme alle altre donne presenti in politica, di uno dei più grandi complotti ideologici della storia. Tutto iniziò dopo la "giornata degli ingannati" (la journée des Dupes ), con la quale Richelieu ottenne il potere e riuscì ad escludere in modo definitivo dalla politica francese la regina madre Maria de' Medici, che venne poi costretta ad auto esiliarsi. Dopo questa giornata, Richelieu iniziò una sistematica manovra che doveva determinare l’eliminazione del pensiero riguardo la legittimità della presenza di donne sulla scena politica. Sicuramente l’obiettivo di Richelieu fu senza dubbio Maria de’ Medici nemica ancora in vita e vi riuscì, mobilitando drammaturghi e vari storici (in effetti se ci pensate bene, tutt’oggi la storiografia francese ufficiale non è tanto benevola riguardo Maria. Solo lo scorso anno Jean-François Dubost, con la sua monumentale – 1039 pagine! °__°- biografia “Marie de Médicis, la reine dévoilée” ha cercato di riabilitarne la memoria. In Italia ci provò nel 1994 Maria Luisa Mariotti Masi.). Anche Margherita, ormai morta da quindici anni, venne colpita dal complotto, poiché la pubblicazione delle proprie Memorie nel 1628 (due anni prima della giornata degli ingannati) aveva mostrato quale fosse il ruolo politico svolto dalle donne e lei stessa, come scrive Eliane Viennot, si considerò sempre «un modello per le femministe dell’epoca». Tre principali storiografi di Richelieu si assunsero tale compito: Jean-Baptiste Matthieu, Scipion Dupleix (ex segretario della Regina Margherita) e Mézeray. Matthieu nella sua Historie de France riduce il percorso politico di Margherita a un problema di disgusto nei confronti del marito: Margherita si sposa con Navarra per il bene dello stato anche se ama Guisa, è forzata ad andare a Nérac dalla madre e alla prima occasione si rifugia ad Agen e poi ad Usson «per dimostrare in modo più deciso la propria volontà di separarsi dal marito». In più, Matthieu pubblica insieme alla sua Historie de France un documento il “Discorso sulle cause e i motivi della notte di San Bartolomeo”, che dice essere stato scritto da Enrico III, ma probabilmente scritto da lui stesso, che contraddice le Memorie di Margherita, unica testimonianza da parte delle famiglia reale della strage, scagionando i Gondi da ogni responsabilità del massacro. Ciò è dovuto probabilmente ai discendenti dei Gondi, i Retz. Dupleix che nelle opere precedenti al 1630, aveva parlato bene di Margherita, cambia tono nella sua Historie d’Henri III e descrive gli effetti dannosi della politica della regina, accusata ad esempio di aver incitato Francesco d’Alençon contro Enrico III. Dupleix infarcisce i suoi scritti con varie calunnie fra cui un colpo terribile per la memoria della sua ex padrona e cioè la accusa di aver avuto due figli illegittimi, uno da Harlay de Champvallon, un certo frate Angelo e uno da Aubiac, un bambino sordomuto, dicendoli di averli conosciuti entrambi. Consolidando quindi le voci calunniose su Margherita legittimando così sia l’annullamento del matrimonio che il nuovo matrimonio di Enrico IV che aveva permesso la continuazione della dinastia Borbone. A causa di queste calunnie, all’epoca della pubblicazione del libro, Dupleix venne diffusamente diffamato anche da Sully che gli dette del “mercenario” per aver «infangato le persone» come Enrico III, la regina Luisa, Caterina de’ Medici, Francesco d’Alençon e la «regina di Navarra che tratta ancor peggio pur essendo stato un suo stipendiato». Bassompierre grande amico di Enrico IV contestò la notizia dell’odio che ci sarebbe stato fra Margherita e il marito: «[…] tuttavia l’uno e l’altra hanno attestato che un tempo si erano molto amati e io l’ho udito dire a entrambi l’uno di fronte all’altra; […][Enrico] non la sposò contro il volere di lei, che invece ne fu assai contenta. » Mézeray proseguì il piano di Richelieu anche dopo la morte di quest’ultimo, nella sua Historie de France continua il filone del connubio non desiderato ed è lui l’inventore del celeberrimo aneddoto di Carlo IX che spinge la nuca della sorella per farle dire “sì”: « […] Margherita […] vi era costretta dal re che le aveva ordinato di decidere fra una perpetua prigionia in un chiostro o questo matrimonio. Si dice persino che, restando muta quando bisognava dire “sì” dinanzi al cardinale che li sposava, lui le spinse bruscamente il capo indietro – “indietro”? Credo sia un errore di traduzione .-. - per farle dare un segno di consenso in mancanza di quello verbale».
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