Centomila gavette di ghiaccio, di Giulio Bedeschi.

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Fede Tere
view post Posted on 17/11/2010, 22:11




Lo so, per molti di voi che mi conoscono bene era ovvio che facessi una discussione su questo libro.
Concedetemelo ù.ù

Centomila gavette di ghiaccio è il romanzo d'esordio di Giulio Bedeschi, alpino medico e scrittore come amava definirsi.
Venne scritto nell'inverno del 1945 e venne pubblicato solo nel febbraio del 1963, perchè in precedenza venneno pubblicati altri libri scritti da storici sulla seconda guerra mondiale, perchè era una testimonianza troppo diretta e la gente non era ancora pronta a sapere la verità.
Fatto sta che dopo aver girato le maggiori case editrici d'Italia, a Milano Bedeschi trova nella casa editrice Mursia, la casa editrice che gli pubblicherà tutti i suoi libri.
La vicenda viene raccontata in terza persona, anche se è ben visibile che l'autore si rispecchia nella figura di Italo Serri.
Il sottotenente medico Italo Serri parte con un battaglione di fanti del tenente colonnello Vezzi per l'Albania. Serri e il battaglione verranno convolti nella battaglia di kakavija nei pressi del Golico.
Dopo la vittoria sulla Grecia, Serri viene trasferito d un ospedale da campo per la diffusione della malaria e qui, verso novembre, gli verrà annunciato il suo trasferimento nel decimo reggimento d'artiglieria alpina, ventiseiesima batteria della Julia.
Ed è qui che inzia la vera parte del libro. Con gli Alpini, Serri si troverà costretto a partire per la Russia dove patirà il freddo e la scarsità di viveri, ma dove si intaurerà un rapporto fraterno e saldo tra tutti gli Alpini della ventisei, soprattutto con il capitano Ugo Reitani, migliore amico di Serri.
L'ultima parte del libro è concentrata sulla Ritirata di Russia con anche la famosa battaglia di Nikolajewka.
Il libro si conclude con l'arrivo degli Alpini in Italia dove non trovano una buona accoglienza e dove i conducenti diranno a questi eroi di guerra che fanno addirittura schifo, dati i vestiti ancora ridotti in stracci.

Ma la storia delle vicende della ventisei non finisce con Centomila gavette di ghiaccio, ma continua nel sequel "Il peso dello zaino".
In precedenza le due storie erano unite in un unico libro, ma Murisa volle dividerli.

(poi vi spiegherò bene chi è Giulio Bedeschi)

FedeTere
 
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view post Posted on 17/11/2010, 22:13
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la storia sembra interessante... peccato che come al solito le belle storie vengano al secondo posto dopo quelle che fanno vendere
 
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view post Posted on 17/11/2010, 22:20

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Ho notato la tua firma con le copertine dei libri di Giulio Bedeschi e infatti ho leggiucchiato qualche cosa su internet qua e la e direi che mi interessa parecchio! Spero di leggere presto qualcosa!
 
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Fede Tere
view post Posted on 18/11/2010, 18:11




Mi fa piacere Manu ^^

Giulio Bedeschi nacque ad Arzignano (nei pressi di Vicenza) il 31 Gennaio 1915.
Studiò al liceo classico e si laureò in medicina all'Università di Bologna per poi frequentare la scuola allievi ufficiali di Firenze.
Parte volontario per la guerra di Grecia insieme ad un battaglione di fanti per poi partecipare alla Guerra di Russia, nell'Armir con la 13esima batteria del Conegliano d'Artiglieria Alpina di Montagna divisione Julia dove sopravvisse alla Ritirata.
Dopo l'8 settembre 1943 si iscrisse al Partito Fascista Repubblicano e comandò la XXV^ Brigata Nera "Arturo Capanni" di Forlì.
La fine delle ostilità trovò il suo reparto dislocato nella zona di Thiene a fronteggiare la Resistenza vicentina, ingaggiando pesanti scontri con le brigate partigiane della zona, fino alla resa.
Successivamente alla resa, alcuni brigatisti neri furono uccisi sul posto mentre altri 25 furono prelevati da una squadra di partigiani forlivesi e fucilati senza processo.
Si ignora tutt'ora il ruolo avuto da Giulio Bedeschi in tali ultime vicende. Secondo lo storico Benito Gramola, che sul tema ha pubblicato un libro, questi si sarebbe nascosto presso conoscenti salvando la vita.
Si sarebbe successivamente portato in Sicilia ove avrebbe trascorso i primi anni del dopoguerra senza timore di rappresaglie.

Si sposò con Luisa Vecchiato e insieme vissero per molto tempo a Milano dove Bedeschi lavorò nel reparto di Reumatologia nell'ospedale di Milano.
Nel 1990 si trasferirono a Verona dove Bedeschi morì il 29 Dicembre.
Ad Arzignano gli sono state dedicate una via e una nuova biblioteca comunale.

Nel 1968 vince il premio bancarella per il suo libro capolavoro Centomila gavette di ghiaccio.

FedeTere
 
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view post Posted on 16/3/2011, 20:09
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il nome mi sembrava di averlo già sentito, e oggi ne ho avuto al conferma, infatti " Centomila Gavette di Ghiaccio " è citato come una delle fonti dell'articolo di Focus Storia di dicembre 2008 sulla campagna di Russia
 
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Fede Tere
view post Posted on 16/3/2011, 21:32




CITAZIONE (Diana92 @ 16/3/2011, 20:09) 
il nome mi sembrava di averlo già sentito, e oggi ne ho avuto al conferma, infatti " Centomila Gavette di Ghiaccio " è citato come una delle fonti dell'articolo di Focus Storia di dicembre 2008 sulla campagna di Russia

esattamente *-*

FedeTere
 
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5 replies since 17/11/2010, 22:11   670 views
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