Fede Tere |
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| Lo so, per molti di voi che mi conoscono bene era ovvio che facessi una discussione su questo libro. Concedetemelo ù.ù
Centomila gavette di ghiaccio è il romanzo d'esordio di Giulio Bedeschi, alpino medico e scrittore come amava definirsi. Venne scritto nell'inverno del 1945 e venne pubblicato solo nel febbraio del 1963, perchè in precedenza venneno pubblicati altri libri scritti da storici sulla seconda guerra mondiale, perchè era una testimonianza troppo diretta e la gente non era ancora pronta a sapere la verità. Fatto sta che dopo aver girato le maggiori case editrici d'Italia, a Milano Bedeschi trova nella casa editrice Mursia, la casa editrice che gli pubblicherà tutti i suoi libri. La vicenda viene raccontata in terza persona, anche se è ben visibile che l'autore si rispecchia nella figura di Italo Serri. Il sottotenente medico Italo Serri parte con un battaglione di fanti del tenente colonnello Vezzi per l'Albania. Serri e il battaglione verranno convolti nella battaglia di kakavija nei pressi del Golico. Dopo la vittoria sulla Grecia, Serri viene trasferito d un ospedale da campo per la diffusione della malaria e qui, verso novembre, gli verrà annunciato il suo trasferimento nel decimo reggimento d'artiglieria alpina, ventiseiesima batteria della Julia. Ed è qui che inzia la vera parte del libro. Con gli Alpini, Serri si troverà costretto a partire per la Russia dove patirà il freddo e la scarsità di viveri, ma dove si intaurerà un rapporto fraterno e saldo tra tutti gli Alpini della ventisei, soprattutto con il capitano Ugo Reitani, migliore amico di Serri. L'ultima parte del libro è concentrata sulla Ritirata di Russia con anche la famosa battaglia di Nikolajewka. Il libro si conclude con l'arrivo degli Alpini in Italia dove non trovano una buona accoglienza e dove i conducenti diranno a questi eroi di guerra che fanno addirittura schifo, dati i vestiti ancora ridotti in stracci.
Ma la storia delle vicende della ventisei non finisce con Centomila gavette di ghiaccio, ma continua nel sequel "Il peso dello zaino". In precedenza le due storie erano unite in un unico libro, ma Murisa volle dividerli.
(poi vi spiegherò bene chi è Giulio Bedeschi)
FedeTere
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