La Reggia di Caserta

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Annuccia98
view post Posted on 4/4/2011, 21:17




Il Palazzo reale di Caserta fu voluto da Carlo III di Borbone, il quale, colpito dalla bellezza del paesaggio casertano e desideroso di dare una degna sede di rappresentanza al governo della capitale Napoli ed al suo reame, volle che venisse costruita una reggia tale da poter reggere il confronto con quella di Versailles. Si diede inizialmente per scontato che sarebbe stata costruita a Napoli, ma Carlo di Borbone, cosciente della considerevole vulnerabilità della capitale ad eventuali attacchi (specie da mare), pensò di costruirla verso l'entroterra, nell'area casertana: un luogo più sicuro e tuttavia non troppo distante da Napoli.Dopo il rifiuto di Nicola Salvi, afflitto da gravi problemi di salute, il sovrano si rivolse all'architetto Luigi Vanvitelli, a quel tempo impegnato nei lavori di restauro della basilica di Loreto per conto dello Stato Pontificio. Carlo III ottenne dal papa di poter incaricare l'artista e nel frattempo acquistò l'area necessaria dal duca Michelangelo Gaetani, pagandola 489.343 ducati, una somma che seppur enorme fu certamente oggetto di un forte sconto: Gaetani, infatti, aveva già subìto la confisca di una parte del patrimonio per i suoi trascorsi antiborbonici.Il re chiese che il progetto comprendesse, oltre al palazzo, il parco e la sistemazione dell'area urbana circostante, con l'approvvigionamento da un nuovo acquedotto (Acquedotto Carolino) che attraversasse l'annesso complesso di San Leucio. La nuova reggia doveva essere simbolo del nuovo stato borbonico e manifestare potenza e grandiosità, ma anche essere efficiente e razionale.
Il progetto si inseriva nel più ampio piano politico di Carlo III, che voleva spostare le principali strutture amministrative dello Stato a Caserta, collegandola alla capitale Napoli con un vialone monumentale di oltre 20 km.La reggia, definita l'ultima grande realizzazione del Barocco italiano, fu terminata nel 1845 (sebbene fosse già abitata nel 1780), risultando un grandioso complesso di 1200 stanze e 1790 finestre, per una spesa complessiva di 8.711.000 ducati. Nel lato meridionale, il palazzo è lungo 249 metri, alto 37,83, decorato con dodici colonne. La facciata principale presenta un avancorpo centrale sormontato da un frontone; ai lati del prospetto, dove il corpo di fabbrica longitudinale si interseca con quello trasversale, si innestano altri due avancorpi. La facciata sul giardino è uguale alla precedente, ma presenta finestre inquadrate da lesene scanalate.
Nel complesso, la reggia ricopre un'area di ben 47.310 metri quadri. Oltre alla costruzione perimetrale rettangolare, il palazzo ha, all'interno del rettangolo, due corpi di fabbricato che s'intersecano a croce e formano quattro vasti cortili interni di oltre 3.800 metri quadrati ciascuno.Accanto al portone centrale sono ancora visibili i basamenti sui quali dovevano essere poste le statue della Giustizia, della Magnificenza, della Clemenza e della Pace, virtù attribuite al re.
Oltre la soglia dell'entrata principale alla reggia si apre un vasto vestibolo ottagonale del diametro di 15,22 metri, adorno di venti colonne doriche. A destra e a sinistra si inseriscono i passaggi che portano ai cortili interni, mentre frontalmente un triplice porticato immette al centro topografico della reggia. In fondo, un terzo vestibolo dà adito al parco. Su un lato del vestibolo ottagonale si apre il magnifico scalone reale a doppia rampa, un autentico capolavoro di architettura tardo barocca, largo 18,50 metri alto 14,50 metri e dotato di 117 gradini, immortalato in numerose pellicole cinematografiche. Ai margini del primo pianerottolo della scalinata si trovano due leoni in marmo di Pietro Solari e Paolo Persico, mentre il soffitto, caratterizzato da una doppia volta ellittica, fu affrescato da Girolamo Starace-Franchis con Le quattro Stagioni e La reggia di Apollo; sulla parete centrale è addossata una statua di Carlo di Borbone, opera di Tommaso Solari, affiancata da La verità e Il merito, realizzate rispettivamente da Andrea Violani e Gaetano Salomone.La doppia rampa si conclude in un vestibolo posto al centro dell'intera costruzione. Di fronte si trova l'accesso alla grande Cappella Palatina, ispirata a quella della Reggia di Versailles; questo spazio, definito da un'elegante teoria di colonne binate che sostengono una volta a botte, è stato danneggiato durante la seconda guerra mondiale, quando andarono perduti gli organi e tutti gli arredi sacri, e quindi restaurato. Sul retro della cappella, ancora inglobato all'interno del palazzo, è posto il piccolo e raffinato Teatro di Corte, caratterizzato da una pianta a ferro di cavallo; fu inaugurato nel 1769 alla presenza di Ferdinando I delle Due Sicilie.Invece, alla sinistra del vestibolo si accede agli appartamenti veri e propri. La prima sala è quella degli Alabardieri, con dipinti di Domenico Mondo (1785), alla quale segue quella delle guardie del corpo, arredata in stile Impero e impreziosita da dodici bassorilievi di Gaetano Salomone, Paolo Persico e Tommaso Bucciano. La successiva sala, intitolata ad Alessandro il Grande e detta del "baciamano", è affrescata da Mariano Rossi, che vi rappresentò il matrimonio tra Alessandro e Rossane (1787). Si trova al centro della facciata principale e funge da disimpegno tra l'Appartamento Vecchio e l'Appartamento Nuovo.L'Appartamento Vecchio, posto sulla sinistra, fu il primo ad essere abitato da Ferdinando IV e dalla consorte Maria Carolina ed è composto da una serie di stanze con pareti rivestite in seta della fabbrica di San Leucio. Le prime quattro stanze, di conversazione, sono dedicate alle quattro stagioni ed affrescate da artisti quali Antonio Dominici e Fedele Fischetti. Segue lo studio di Ferdinando II, con dipinti a tempera di Filippo Hackert che rappresentano vedute di Capri, Persano, Ischia, la Vacchieria di San Leucio, Cava di Salerno e il giardino inglese della reggia stessa. Dallo studio si accede, mediante un disimpegno, alla camera da letto di Ferdinando II, i cui mobili però furono distrutti e rifatti in stile Impero dopo la morte del sovrano a causa di una malattia contagiosa. Oltre la camera è la sala dei ricevimenti, che, mediante una serie di anticamere, è collegata direttamente alla Biblioteca Palatina e quindi alla cosiddetta Sala Ellittica, che ospita un fulgido esempio di presepe napoletano.L'Appartamento Nuovo, posto sulla destra della sala di Alessandro il Grande, fu costruito tra il 1806 ed il 1845. Vi si accede tramite la Sala di Marte, progettata da Antonio de Simone in stile neoclassico e affrescata da Antonio Galliano. Proseguendo oltre l'adiacente Sala di Astrea, con rilievi e stucchi dorati di Valerio Villareale e Domenico Masucci, si giunge quindi all'imponente Sala del Trono, che rappresenta l'ambiente più ricco e suggestivo degli appartamenti reali. Questo era il luogo dove il re riceveva ambasciatori e delegazioni ufficiali, in cui si amministrava la giustizia del sovrano e si tenevano i fastosi balli di corte. Una sala lunga 36 metri e larga 13,50, ricchissima di dorature e pitture, che fu terminata nel 1845 su progetto dell'architetto Gaetano Genovese. Intorno alle pareti corre una serie di medaglioni dorati con l'effigie di tutti i sovrani di Napoli, da Ruggero d'Altavilla a Ferdinando II di Borbone (tranne Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat), poi un'altra serie con gli stemmi di tutte le province del regno, mentre nella volta domina l'affresco di Gennaro Maldarelli (1844) che ricorda la cerimonia della posa della prima pietra. Le successive stanze rappresentano il cuore dell'Appartamento Nuovo e furono ultimate dopo il 1816. Tra queste si ricorda la camera di Gioacchino Murat, in stile Impero, con mobili in mogano e sedie con le iniziali dello stesso Murat.
 
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view post Posted on 5/4/2011, 14:05
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eccola qui:

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i celebri giardini

 
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view post Posted on 8/4/2011, 15:47

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Bellissima la Reggia di Caserta. Ma perchè si vollero copiare gli stili della Reggia di Versailles?
 
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view post Posted on 8/4/2011, 16:13
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Carlo III voleva una reggia che rivaleggiasse con quella di Versailles, dov'era nato suo apdre. per questo el due regge sono simili

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ho scelto l'immagine di lui bambino perchè solo da bambinoe ra bello, dopo è peggiorato
 
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view post Posted on 8/4/2011, 16:17

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Rivaleggiare con quella di Versailles...era uguale!! xD
 
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view post Posted on 8/4/2011, 16:19
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dillo a lui, mica a me XD :P

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questo è il progetto di Vanvitelli
 
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Fede Tere
view post Posted on 16/4/2011, 19:53




anche Schonbrunn è sulla falsa riga di Versailles, ma naturalmente c'è quello stile austriaco e col gusto di Maria Teresa che rende la reggia di Schonbrunn unica nel suo genere *-*

Torna a splendere la Reggia di Caserta
Venti nuove sale, 140 dipinti recuperati e un percorso degno di Versailles. Il direttore generale Resca: "Al nuovo ministro chiederò l'autonomia dei musei e incentivi per i mecenati"

Caserta, 25 marzo 2011 - I fasti di Versailles, i giochi d’acqua di Boboli. E la luce abbagliante della Campania. Il tutto a un’ora e 5 dalla Capitale, grazie all’alta velocità e alla stazione a due passi. Così la Reggia di Caserta incanta e si rinnova.

Una ventina di nuove stanze riallestite, i percorsi arditi delle capriate della Scala Regia, le contaminazioni contemporanee della collezione 'Terrae Motus' (dono di Lucio Amelio nel 1992) e la quadreria che presenta 140 dipinti mai visti prima, recuperati dai depositi.

La monumentale residenza borbonica — che insieme al Reale Belvedere di San Leucio è inserita dal 1997 nel Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco — si svela in tutta la sua bellezza dopo i recenti restauri, candidandosi a polo alternativo del triangolo del turismo di massa Roma-Firenze-Venezia.

Ieri, per il battesimo dei nuovi spazi espositivi, un padrino d’eccezione: il direttore generale della Valorizzazione del patrimonio culturale Mario Resca, affiancato dalla soprintendente di Caserta e Benevento, Paola Raffaella David. “Maestà Regia” il nome della creatura, ovvero quel progetto di riallestimento capace di ampliare l’offerta museale della storica dimora vanvitelliana, tenendo conto delle croniche ristrettezze economiche del ministero (dal primo aprile il biglietto salirà a 12 euro): "L’intera operazione è stata fatta a costo zero, con le sole risorse ordinarie della Soprintendenza", chiarisce la professoressa David.

"L’Italia è una potenza artistica, ma è indispensabile potenziare la cultura dell’accoglienza e, al tempo stesso, far conoscere le meraviglie del Paese» le fa eco Resca portando al Sud il saluto di Giancarlo Galan e annunciando i temi che intende trattare quanto prima con il neoministro: autonomia economica dei musei e incentivi fiscali per il mecenatismo culturale.

Poi, da manager, dà la parola ai fatti: "Con i suoi 700mila visitatori l’anno e una crescita quantificabile nel 7%, la Reggia di Caserta si piazza all’ottavo posto nella classifica nazionale" sottolinea. "Il problema - sospira la soprintendente David - è ora portare il territorio ai livelli di questo luogo magico da un punto di vista dell’accoglienza e della sicurezza".

Ma i tanti abusivi liberi di commerciare all’interno del parco e la scarsa cura delle strade tutto intorno non devono gettare ombre sulla festa del progetto che propone l’ordinamento della Pinacoteca e la sistemazione delle sale degli Appartamenti Storici. Negli spazi restaurati nel 2006, ben nove sale rimaste fino a oggi inutilizzate, la Soprintendenza ha allestito la Quadreria, in cui figurano 140 dipinti inediti, come il cospicuo fondo di Nature morte e i 'Soggetti Orientali' di Michele Scaroina.

Altri 120 quadri, relativi ai Fasti Farnesiani (ma anche le opere dedicati ai Borbone), erano invisibili da circa trent’anni e ora tornano nella Pinacoteca al piano nobile, accanto alle celebri vedute di Hackert. Il percorso architettonico denominato “La Scala Regia da cielo a terra” guida infine alla visita della volta ellittica di copertura del Vestibolo superiore e degli spazi dei sottotetti, per scoprire le incredibili tecniche architettoniche utilizzate da Vanvitelli nella fabbrica casertana.

FedeTere
 
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view post Posted on 7/9/2011, 20:32
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all'epoca andava di moda imitare Versailels, ho fatto una piccola ricerca * 5 mesi*, e sembra che siano 4 el regge create per essere imitazioni di Versalles, più Herrenchiemsee

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