Guerra d'indipendenza americana

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Annuccia98
view post Posted on 5/4/2011, 18:32




La guerra di indipendenza americana, chiamata anche rivoluzione americana (in inglese: American War of Independence, American Revolutionary War o American Revolution), fu il conflitto che, tra il 1775 e il 1783, oppose le tredici colonie nordamericane, diventate successivamente gli Stati Uniti d'America, alla loro madrepatria, il Regno di Gran Bretagna. Nel corso della guerra le potenze europee si schierarono su diversi fronti, portando il conflitto anche nelle Antille, in India e in Europa: la Francia, la Spagna e le Province Unite con i ribelli mentre l'Assia e l'Hannover in favore degli inglesi.

Il trattato di Parigi, firmato nel 1783, pose ufficialmente fine alla guerra, già conclusa de facto tra il 1781 e il 1782. Con la pace, gli Stati Uniti furono riconosciuti dal Regno Unito, che dovette cedere alla Francia il Senegal e Trinidad e Tobago, alla Spagna la Florida e Minorca e alle Province Unite le sue colonie asiatiche. La corona manteneva comunque il controllo delle Antille, del Canada e di buona parte dell'India.
 
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view post Posted on 5/4/2011, 18:42
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questo post mancava proprio, grazie Annunccia... allora, ammetto di saperne poco, anzi quasi nulla, ma devo dire che è un periodo fondamentale per al storia americana e epr quella europea.

passando ai soliti quadri:

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Washington attraversa il Delaware

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la firma della dichiarazione d'indipendenza

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La dichiarazione d'indipendenza, oggi esposta presso i National Archives di Washington
 
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Annuccia98
view post Posted on 5/4/2011, 18:54




Prego Diana, ho messo questa discussione perchè i francesi per fare la Rivoluzione Francese hanno preso le basi della Rivoluzione Americana(che poi è sfociata nella Guerra d'indipendenza)
 
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Aussie Mazz
view post Posted on 22/5/2011, 20:24




Una brutta macchia nella gloriosa carriera militare britannica, questa.
Dopo il trionfo nella guerra dei sette anni, l'economia inglese era in difficoltà e purtroppo si dovettero adottare misure non proprio gradite alle colonie...

Un vero peccato per un filo-inglese come me.

A mio avviso è stata la combinazione di due fattori ad incidere particolarmente sull'esito della rivoluzione:
- Il numero elevato di ribelli americani rispetto alle truppe britanniche.
- Il supporto franco-spagnolo agli insorti, esiguo numericamente ma tecnicamente efficace.
In questo modo si sono unite la quantità e la qualità, che forse singolarmente non avrebbero prevalso.
 
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view post Posted on 21/6/2011, 15:37
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Il supporto spagnolo e francese a mio aprere fu determinante, anche eprchè all'inizio l'esercito dei ribelli ebbe molte sconfitte, se ben ricordo.
infatti tra i soldati si trovava l'allora giovane Lafayette, destinato poi a ben altre imprese

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view post Posted on 4/2/2012, 15:41
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Ricorre oggi l'anniversario della cessazione delle ostilità

 
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view post Posted on 19/4/2012, 07:26
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Ricorre oggi l'anniversario dell'inizio delle ostilità

battleoflexington2c1775

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view post Posted on 10/6/2012, 18:43
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Anche se è un topic abbastanza vecchio vorrei aggiungere qualcosa anche io seppure potrebbe essere valutata come poco rilevante.
Innanzitutto sono d'accordo con le cause della vittoria americana che avete indicato.
Naturalmente nessuno all'epoca si sarebbe aspettato la sconfitta inglese poichè l'Inghilterra era e restò per molto tempo la prima potenza nel mondo.
Perfino durante la prima guerra mondiale, per quel che ho letto in un libro di Keith Robbins, inglesi e francesi si lamentavano di come gli americani conducessero la guerra, cioè con poca strategia e molta irruenza e "fretta", questo può far immaginare di come il divario tra l'Inghilterra e ribelli americani potesse essere ancor più impressionante nella guerra d'indipendenza.
Come avete detto, a favore degli insorti vi erano Francia e Spagna, pochi sanno invece che a favore degli inglesi vi erano quasi tutte le tribù di nativi americani.
Spesso si pensa che il contributo delle popolazioni indigene sia stato cosa da poco, ma in realtà il modo di combattere dei nativi era completamente diverso dal metodo euro-americano e causò parecchi problemi. Un arciere nativo americano riusciva a scagliare a colpo sicuro 20 freccie al minuto e per questo il vantaggio dei fucili che necessitavano anche di essere ricaricati si riduceva di molto, inoltre i guerrieri combattevano singolarmente, mentre i soldati erano schierati.
Due curiosità: pare che durante la rivolta del the, gli insorti salirono su una nave vestiti da pellerossa proprio per mostrarsi vestiti da alleati inglesi.
Ci si potrebbe chiedere come mai i nativi appoggiassero gli inglesi; la risposta è semplice: questi avevano promesso loro la libertà all'interno dei loro territori, mentre gli americani odiavano gli indigeni, lo stesso Washington che era uno schiavista, ordinò lo sterminio totale dell'intera tribù degli Irochesi.

Libri fonti: Passarono di qui, Mario Monti - Seppellite il mio cuore a Wounded Knee, Dee Brown e altri dello stesso genere.
 
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view post Posted on 10/6/2012, 19:54
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Sapevo che alcuni indigeni, sono cresciuta chiamandoli indiani ma indigeni è etimologicamente più correto, combatterono per gl'inglesi, ma questa cosa degli archi non la sapevo, molto interessante davvero

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Il Boston Tea Party

Seppellite il mio cuore a Wounded Knee, se non sbaglio la Oscar Mondadori ne ha appena fatto uscire la versione tascabile, da un po' ci pensavo, lo consigli?
 
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view post Posted on 10/6/2012, 20:13
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Sì, te lo consiglio, ci sono libri anche migliori sull'argomento, però se ci si vuole informare direi che Seppellite il mio cuore a Wounded Knee da una panoramica abbastanza completa sulla maggior parte delle tribù.
Comunque per quanto riguarda il nome indiano, non ricordo su che libro, ho letto che Cristoforo Colombo anche se credette di essere in India, non attribuì il nome "indiani" agli indigeni per il posto, ma più che altro per la loro gentilezza, infatti il nome deriverebbe secondo questa etimologia da "In Dios" ovvero popolo di Dio. Pare che Colombo scrisse alla regina Isabella queste parole: "Vostra maestà, anche se queste persone sono nude non ho mai incontrato gente più gentile e accogliente."
 
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view post Posted on 10/6/2012, 21:43
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Molto interessante questo, prprio non lo sapevo

tadeuszkoc59bciuszko1

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uno degli eroi nazionali polacchi, Tedeus Kosciusko, che combatte volonario in America durante la guerra e che durante il suo secondo eislio si ritirò proprio in America
 
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Aussie Mazz
view post Posted on 1/7/2012, 15:12




I nativi americani purtroppo per loro hanno spesso fatto affidamento su promesse e pseudo-trattati che di volta in volta una nazione emergente proponeva loro. In parte furono costretti dalla contingenza degli eventi e dalla superiorità tecnologica degli europei che non lasciava molta scelta se non quella di allearsi con qualche partito sperando che prevalesse. Senza considerare che la "politica estera" e "interna" dei Paesi europei (o degli USA) era completamente differente da quella dei nativi americani e si basava su diversi valori (es. il possesso della terra, il trattato scritto ecc.).
Ricordo che durante la guerra dei Sette anni gli indigeni si allearono in parte con gli inglesi e in parte (soprattutto) con i francesi, che avevano saputo meglio accattivarsi le loro simpatie ed esercitavano meno invadenza sui territori in cui vivevano (gli inglesi avevano fondato colonie più popolose, mentre i francesi avevano soprattutto avamposti e forti). Allo stesso modo, durante la Guerra di indipendenza americana, gli inglesi furono visti come il "male minore", un potere tutto sommato distante e meno invadente rispetto a quello dei coloni, che stavano materialmente occupando le loro terre. E' vero che una minoranza di indiani si alleò con le colonie americane, per via di precedenti attriti con altre tribù.
Anche nella guerra del 1812 (in un certo senso la aprte americana delle guerre napoleoniche), molti indigeni si unirono agli inglesi (ad esempio Tecumseh), senza però ottenere granché di quanto era stato loro promesso, come accadde poi per tutto il secolo successivo tra tribù native e Stati Uniti.

P.S. Si tratta di un mio parere elaborato sulla base di letture varie che hanno sedimentato nella memoria, ogni critica costruttiva mi fa piacere perché mi aiuta a rispolverare i ricordi.

P.P.S. La montagna più alta australiana si chiama Kosciuzko in onore del leader polacco.
 
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view post Posted on 1/7/2012, 15:21
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Ammetto di ignorare quasi del tutto la parte indiana della geurra, grazie per queste info.

PS: Quella della montagna australiana non la sapevo proprio

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la guerra vista dal lato " Hetalia ", scusate l'intermezzo goliardico :D
 
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JuniaTheWitch
view post Posted on 17/8/2012, 18:17




Da una prospettiva storiografica, sono molto interessanti le teorie sul significato della Rivoluzione.
In genere se ne possono distinguere tre:

1) Rivoluzione americana intesa come un movimento di indipendenza nazionale con conseguente formazione di un'identità comune.

2) Rivoluzione intesa come un movimento volto al cambiamento sociale (con la Dichiarazione d'Indipendenza e il principio di eguaglianza di tutti gli uomini).

3) Rivoluzione intesa come il primo passo verso la costruzione di un nuovo stato nazionale unico, diverso dall'ormai ex madrepatria e superiore rispetto alle restanti tribù native sparse nel territorio.

Diciamo che non condivido appieno nessuna di queste teorie.
Se proprio vogliamo parlare di identità nazionale, allora dovremmo far riferimento alla guerra del 1812-15, quando per la prima volta gli Stati Uniti si dotano di una bandiera e di un inno.
Non sono cose da poco, considerando le lacerazioni interne che c'erano state tra lealisti e federalisti in epoca rivoluzionaria.
C'era chi aveva paura di tagliare i rapporti con l'Inghilterra per motivi sicuramente economici.
Quanto al cambiamento sociale, mi viene da ridere. Sì, sulla carta compare il principio di eguaglianza, e la Francia fresca di rivoluzione ha rappresentato sicuramente un fattore sensazionale (diciamo anche un po' retorico...), ma non dobbiamo dimenticare che non c'è alcun riferimento a donne, schiavi e nativi.
Riguardo l'ultimo punto... sì, sicuramente chi ci ha rimesso sono state proprio le tribù, che via via hanno perso la loro indipendenza.
Gli Stati Uniti di lì a poco sarebbero diventati una potenza mondiale, quindi la Rivoluzione è stata un trampolino di lancio, per così dire.

Fonti: La formazione degli Stati Uniti, Arnaldo Testi, Il Mulino 2008.
 
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view post Posted on 18/8/2012, 16:44
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Molto interessante, a ben pensarci gli USA sono una Nazione creata quasi a tavolino. Anzi, e questo è poco noto, all'inizio offrirono la corona degli Stati Uniti al fratello minore di Federico II di Prussia, poi ovviamente non se ne fece nulla
heinrichvonpreussentisc

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Enrico di prussia, il re mancato
 
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