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ImageShack.usritengo gisuto cominciasre questa sezione aprlando di una delle più grandi dinastie d'Europa, tuttora regnate: i Borbone
Il suo nome deriva dal feudo di Bourbon-l'Archambault che il capostipite della famiglia, Roberto di Clermont, sesto figlio di Luigi IX il Santo, incamerò, sposando nel 1279 Beatrice, figlia dell'ultima feudataria di quella regione, Agnese di Dampierre, e di suo marito Giovanni di Borgogna.
Il figlio di Roberto, Luigi I di Borbone, ottenne da Carlo IV nel 1327 il titolo ducale. Il nome rimase alla famiglia anche dopo la confisca del Borbonese fatta da Francesco I di Francia in seguito al tradimento del conestabile Carlo III di Borbone-Montpensier.
Uploaded with
ImageShack.usCarlo III di Borbone-Montpensier, morto a Roma nel 1527, si dice ucciso da Benvenuto Cellini prima dell'assedio che sfociò nel sacco di Roma
I rami in cui i Borbone si divisero furono tre: il principale iniziato con Pietro I (1310-1356) si estinse quando la figlia di Pietro II di Borbone signore di Beaujeu, Susanna, ottenne da Luigi XII il diritto di succedere a tutti i beni dei genitori e sposò il cugino Carlo appartenente al ramo cadetto di Borbone-Montpensier. La terza linea risale a un nipote di Roberto, Giovanni di La Marche, il quale in seguito al matrimonio con la sorella dell'ultimo conte di Vendôme, Bouchard VII, fondò il ramo dei Borbone-Vendôme, che pervenne al trono di Francia con Enrico IV nel 1589, iniziando la dinastia reale dei
Borbone di Francia.
Da allora questa famiglia, che, non si era distinta un granché dalle altre case feudali del tempo, assurse a grande importanza, divenne una delle protagoniste della storia d'Europa, e fino al 1848 si identificò quasi con la storia della Francia.
La famiglia sopravvive In Francia col ramo degli Orléans, sorto con Filippo (1640-1701), secondogenito di Luigi XIII. I Borbone d'Orléans, dopo aver tenuto la reggenza di Francia (1715-1723) durante la minorità di Luigi XV, salirono al trono nel 1830 con Luigi Filippo, esponente delle tendenze liberali del tempo contro quelle reazionarie del ramo primigenio.
Con la morte di Enrico, conte di Chambord, ultimo rappresentante del ramo primigenio nel 1883, il ramo degli Orléans è rimasto legittimo pretendente al trono di Francia.
Linee collaterali minori dei Borbone furono quella dei Condé, derivata da Luigi I di Borbone-Condé, zio di Enrico IV, e quella dei Borbone-Conti, derivazione della precedente. Esponenti di entrambi i rami furono attivi sostenitori dell'opposizione nobiliare al tempo della Fronda. I più noti principi furono Luigi II di Borbone-Condé, detto il Gran Condé, e Luigi Enrico che fu primo ministro di Luigi XV. Il ramo dei Condé si estinse nel 1830 e quello dei Conti nel 1814. Altro ramo tuttora esistente, ma considerato illegittimo, è quello dei Borbone-Busset derivante da Luigi, vescovo di Liegi, morto nel 1482.
Un ramo breve ma famoso fu quello dei duchi di Vendôme-Mercoeur, iniziato da un figlio illegittimo di Enrico IV e di Gabrielle d'Estrées.
Altri rami della famiglia Borbone si stabilirono a partire dal XVIII secolo su troni stranieri. Il primo fu quello dei Borbone di Spagna. Capostipite Filippo V, nipote di Luigi XIV, il quale, nominato erede nel testamento di Carlo II, fu proclamato re di Spagna il 2 ottobre 1700; egli tuttavia fu riconosciuto dalle monarchie europee solo con i trattati di Utrecht e di Rastatt che ponevano fine alla cosiddetta guerra di successione spagnola (1701-1714).
I sovrani di questa famiglia, attraversarono periodi burrascosi; due volte furono detronizzati (1808 e 1868), dovettero affrontare guerre civili (guerre carliste) e abbandonare la Spagna nel 1931 pur senza rinunziare ai propri diritti. Infatti i Borbone sono tornati sul trono con Juan Carlos I, figlio del pretendente Giovanni, che, designato dal 1969 come successore del generale Francisco Franco, è diventato re di Spagna nel 1975.
Un secondo ramo fu quello dei Borbone di Napoli: i Borbone della Real Casa delle Due Sicilie, fondato nel 1734 dal figlio di Filippo V di Spagna e di Elisabetta Farnese, il già citato Carlo di Borbone. Asceso quest'ultimo al trono di Spagna (1759) con il nome di Carlo III, dopo un governo a Napoli che passò alla storia per le sue riforme riparatrici di malanni secolari, gli succedette il figlio terzogenito Ferdinando IV di Napoli e III di Sicilia, che, avendo unificato i due Regni in seguito al Trattato di Casalanza firmato presso Capua il 20 maggio 1815, assunse il nome di Ferdinando I delle Due Sicilie e regnò lungamente fino al 1825, tranne che per due brevi interruzioni, sulla parte continentale del regno, nel 1799 (Repubblica Partenopea) e nel 1806-1815 (regni di Giuseppe Bonaparte e di Gioacchino Murat).
A lui seguirono fino al 1860, anno in cui il Regno delle Due Sicilie fu annesso al Regno di Sardegna, Francesco I (1825-1830), Ferdinando II (1830-1859) e Francesco II (1859-60), ultimi sovrani che guidarono il regno meridionale d'Italia, prima dell'invasione e conquista sabauda.
Ultimo ramo sorto fu quello dei Borbone di Parma, di cui fu capostipite il figlio cadetto di Filippo V, don Filippo (1720-1765). La famiglia dei Borbone-Parma al Congresso di Vienna ottenne il Ducato di Lucca, in attesa di potere riottenere, alla morte di Maria Luisa d'Asburgo-Lorena, quello di Parma. Ciò si verificò nel 1847 con Carlo II che, dopo un periodo di regno travagliato, abdicò nel 1849. Il suo successore Carlo III fu ucciso nel 1854 e l'ultimo duca, il piccolo Roberto, fu rovesciato dalla rivoluzione del 1859 che portò all'unificazione italiana.
Il ramo prospera tuttora e, dal 1964, i nipoti di Roberto sono Granduchi del Lussemburgo.
queste invece sono le linee minori:
Borbone-La Marche (estinta)
Borbone-Montpensier (estinta)
Borbone-Condé (estinta)
Borbone-Conti (estinta)
Borbone-Orléans-Braganza (chiamata Casa di Orléans-Braganza)
Borbone-Orléans-Galliera (morganatica; chiamata Casa di Orléans-Galliera)
Borbone-Siviglia (morganatica)
Borbone-Busset (illegittima)
Borbone-Vendôme (illegittima; estinta)
Borbone del Maine (illegittima)
Borbone-Penthièvre (illegittima)