Villa Reale, "l'attrazione turistica inattiva di Monza"

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Fede Tere
view post Posted on 20/4/2011, 19:57




La Villa Reale di Monza è un grande complesso di stile neoclassico che fu usato come residenza prima dai reali austriaci e poi da quelli italiani. Attualmente ospita mostre ed esposizioni
Storia
Maria Teresa d'Austria decise la costruzione della Villa Arciducale quando stabilì di assegnare al figlio Ferdinando d'Asburgo-Este la carica di Governatore Generale della Lombardia austriaca. La scelta di Monza fu dovuta alla salubrità dell'aria e all'amenità del paese, ma esprimeva anche un forte simbolo di legame tra Vienna e Milano, trovandosi il luogo sulla strada per la capitale imperiale.
L'incarico della costruzione, conferito nel 1777 all'architetto imperiale Giuseppe Piermarini, fu portato a termine in soli tre anni. Successivamente il giovane arciduca Ferdinando fece apportare aggiunte al complesso, sempre ad opera del Piermarini e usò la Villa come propria residenza di campagna fino all'arrivo delle armate napoleoniche nel 1796.
Eugenio di Beauharnais, nel 1805 nominato viceré del nuovo Regno d'Italia, fissò la sua residenza principale nella Villa che quindi in questa occasione assunse il nome di Villa Reale. Tra il 1806 e il 1808 per suo volere al complesso della Villa e dei suoi Giardini fu affiancato il Parco, recintato e vasto 750 ettari, destinato a tenuta agricola e riserva di caccia.
Dopo la caduta di Napoleone (1815) vi fu il ritorno degli austriaci fino alla seconda guerra di indipendenza (1859) quando la Villa Reale diventò patrimonio di Casa Savoia. La Villa fu specialmente cara al Re Umberto I che amava risiedervi e che la volle trasformata in molti ambienti dagli architetti Achille Majnoni d'Intignano e Luigi Tarantola.
Nel 1900 Umberto fu assassinato proprio a Monza da Gaetano Bresci mentre assisteva ad una manifestazione sportiva; in seguito al luttuoso evento il nuovo Re Vittorio Emanuele III non volle più utilizzare la Villa Reale, facendola chiudere e trasferire al Quirinale gran parte degli arredi.
Nel 1934 con Regio Decreto Vittorio Emanuele III fece dono della Villa ai Comuni di Monza e di Milano. Le vicende dell'immediato dopoguerra della Seconda Guerra Mondiale provocarono occupazioni, ulteriori spoliazioni e decadimento del monumento.
Oggi la Villa Reale è amministrata congiuntamente dai comuni di Monza e Milano. Dopo un lungo periodo di degrado sono recentemente iniziati lavori di restauro e ristrutturazione.
Struttura
Piermarini realizza un edificio esemplare della razionalità neoclassica adattata alle esigenze di una realtà suburbana. I tre corpi principali, disposti a U, delimitano un'ampia corte d'onore chiusa all'estremità dai due volumi cubici della Cappella e della Cavallerizza, da cui partono le ali più basse dei fabbricati di servizio: si definisce in tal modo uno spazio razionale, costituito dall'ordinata disposizione dei volumi che si intersecano ortogonalmente e che, progressivamente, si sviluppano in altezza. Come nella reggia di Caserta di Vanvitelli e prima ancora a Versailles, nella Villa reale di Monza si sottolinea un percorso che, attraverso un viale principale, collega la villa al centro del potere.
La decorazione delle facciate, rinunciando a timpani, colonnati e riquadri a rilievo, si presenta estremamente rigorosa, segnando le superfici di sottili gradazioni. L'essenzialità stilistica dell'edificio è dovuta, oltre che a precise scelte di gusto, anche a ragioni politiche: la corte illuminata di Vienna preferiva evitare un'eccessiva ostentazione di ricchezza e potere in un paese occupato. Anche gli interni si accordano al principio di razionalità e semplicità che caratterizza l'intero progetto. In particolare appare curata la loro funzionalità: i corridoi ad esempio sono tagliati in modo da servire indipendentemente varie sale adibite ad usi diversi.
Il complesso della Villa comprende la Cappella Reale, la Cavallerizza, la Rotonda dell'Appiani, il Teatrino di Corte, l'Orangerie. Nel primo piano nobile sono le sale di rappresentanza, gli appartamenti di Umberto I e della Regina Margherita. La fronte della Villa rivolta ad est si apre sui Giardini all'inglese progettati dal Piermarini.
Il Serrone (Orangerie)
L'edificio destinato alle serre per il servizio dei giardini della Villa , denominato Orangerie nel progetto originale piermariniano e oggi comunemente noto come il Serrone, fu costruito nel 1790.
L'ambiente, imponente per le dimensioni, è esposto e riceve la luce da sud da una lunga seria di finestre. In esso, oltre al ricovero invernale delle piante più delicate ed in generale delle piante esotiche, in età asburgica si soleva tenervi anche spettacoli di vario genere per la Corte.
Nella seconda metà del XX secolo, proprio davanti al Serrone, è stato impiantato un vasto roseto nel quale annualmente nel mese di maggio viene indetto un concorso floreale.
Dopo i restauri intervenuti, l'edificio oggi è destinato a sede di mostre d'arte temporanee.

Ogni 24 Giugno, festa di San Giovanni, al Parco di Monza nei giardini di fronte alla villa ci sono i cosiddetti "Fuochi in Villa". Abitando a Monza posso dirvi che è l'evento per eccellenza di tutti i Monzesi e se non vai per le quattro del pomeriggio rischi di non trovare più posto. I fuochi in genere durano un'oretta dalle 10 di sera alle 11.
Il problema è che tutta Monza si blocca per i fuochi. Il ritorno a casa alle 11 di sera è sempre un problema XD

FedeTere
 
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view post Posted on 21/4/2011, 12:22
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socia, essendo tu di Monza, dici che me l'affittano x un mese o due???? XD
 
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Fede Tere
view post Posted on 22/4/2011, 07:46




se sganci quella mole di soldi per ristrutturarla direi anche di si. xD
Però attenta, all'interno della Villa c'è il liceo artistico, e non sono proprio delle persone per bene...

Gli interni della Villa. La Villa purtroppo è chiusa al pubblico dal 2000, anniversario centenario della morte del vecchio e caro e buon Umberto.


La villa come appare a maggio quando le aiuole e il roseto sono in fiore
(leggere: quando le aiuole e il roseto sono un'invito al suicidio per tutti coloro che sono allergici a pollini e graminacee varie e vogliono andare al Parco)


FedeTere
 
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