Lewis Caroll, Charles Lutwidge Do-do-Dogson

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view post Posted on 4/5/2011, 20:12
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Lewis Carroll, pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson, è stato uno scrittore, matematico, fotografo e logico britannico. È celebre soprattutto per i due romanzi Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò

Charles Dodgson nacque a Daresbury nel Cheshire, terzo di undici fratelli (sette femmine e quattro maschi) che, cosa rara in quell'epoca, sopravvissero tutti. Quando Charles aveva 11 anni, la famiglia si trasferì nello Yorkshire del nord, dove rimasero per 25 anni.
padre di Charles fece una moderata carriera nella Chiesa; pubblicò alcuni sermoni, tradusse Tertulliano, divenne un arcidiacono della Cattedrale di Ripon, e partecipò (talvolta in modo influente) alle intense dispute religiose che all'epoca dividevano la chiesa anglicana.
Nei primi anni della sua vita, Charles studiò a casa, con un precettore, si sa che soffriva di balbuzie, problema che a più riprese ebbe effetti negativi sulla sua vita sociale.
A dodici anni Charles fu mandato a studiare presso una scuola privata a Richmond, dove pare si sia trovato a suo agio.
Decisamente meno felice fu alla Rugby School, alla quale passò nel 1845.

Dodgson lasciò la scuola di Rugby nel 1850, iscrivendosi nel gennaio successivo alla vecchia scuola di suo padre, la Christ Church di Oxford. Vi era entrato da appena due giorni quando ricevette la notizia che sua madre era morta di "infiammazione del cervello" (forse meningite o un ictus).
Qualsiasi fossero i sentimenti di Dodgson per la morte della madre, non lasciò che lo distraessero dagli studi. Era eccezionalmente dotato, e ricevette numerosi riconoscimenti formali per i suoi notevoli risultati. La sua carriera accademica, però, rimase sempre in un curioso equilibrio fra brillanti risultati e annoiata pigrizia. Gli fu conferita una cattedra in matematica, che tenne per quasi tutta la vita (26 anni); ma è noto che trovasse l'insegnamento privo di stimoli, e che nelle sue lezioni regnasse l'apatia. A Oxford gli fu anche diagnosticata una forma di epilessia

Nel 1856, Dodgson iniziò a interessarsi alla neonata arte della fotografia, alla quale fu introdotto dapprima da uno zio, e più tardi da Reginald Southey (un amico alla Oxford) e il famoso pioniere della fotografia Oscar Rejlander.

La fotografia si rivelò uno strumento ideale per esprimere la sua filosofia personale, centrata sull'idea della divinità di ciò che Dodgson chiamava "bellezza": uno stato di grazia, di perfezione morale, estetica e fisica. Dodgson trovava questa bellezza nel teatro, nella poesia, nelle formule matematiche e soprattutto nella figura umana. In seguito, giunse a identificare questa idea di bellezza con il recupero dell'innocenza perduta dell'Eden.
La visione artistica e filosofica di Dodgson domina il suo approccio alla fotografia. Dal saggio Lewis Carroll, Photographer di Roger Taylor (2002), che contiene tutte le foto di Dodgson ancora in nostro possesso, risulta che oltre la metà dei suoi lavori erano ritratti di bambine.
Si pensa che Dodgson abbia distrutto, o restituito alle famiglie, le fotografie di nudo; tuttavia, almeno sei stampe son sopravvissute e quattro di esse sono state date alle stampe. Il fatto che Dodgson fotografasse o disegnasse ragazzine nude ha contribuito alla tesi che fosse un pedofilo.

Dodgson utilizzò la fotografia anche per introdursi nei circoli sociali più esclusivi. Fece ritratti per personaggi di spicco del suo tempo come John Everett Millais, Ellen Terry, Dante Gabriel Rossetti, Julia Margaret Cameron e Alfred Tennyson. Si dedicò anche a qualche paesaggio e qualche studio di anatomia. Smise improvvisamente di fotografare nel 1880, dopo 24 anni di attività e oltre 3000 foto.

Fra il 1854 e il 1856 Dodgson iniziò a pubblicare poesie e racconti su riviste a tiratura nazionale come The Comic Times e The Train, e su giornali locali . In genere, si trattava di lavori comici, talvolta satirici. La sua ambizione andava molto al di là di questi risultati. Diversi anni prima di Alice iniziò a pensare come realizzare libri per bambini che potessero vendere bene.
Nel 1856 pubblicò con lo pseudonimo "Lewis Carroll" una poesia romantica non particolarmente originale dal titolo Solitude, pubblicata su The Train. Il nome Lewis Carroll era una deformazione giocosa del suo vero nome: Lewis è infatti la versione inglese di Ludovicus, da cui deriva Lutwidge; Carroll è l'anglicizzazione di Carolus, il latino per Charles.

Nello stesso anno giunse alla Christ Church un nuovo rettore, Henry Liddell. Dodgson divenne ottimo amico di famiglia di Liddell e in particolare della signora e dei figli. Con le tre figlie Ina, Alice e Edith era solito fare giri in barca e pic-nic, arrivando fino a Godstow e Nuneham. Fu durante una di queste gite, nel 1862, che Dodgson inventò le linee generali di una storia fantastica per divertire le tre bambine. Alice Liddell lo pregò di metterla per iscritto. Ne nacque un manoscritto intitolato Alice's Adventures Under Ground ("Le avventure di Alice sotto la terra"), che si trova oggi nella British Library. In seguito Dodgson si decise a sottoporre il libro all'editore MacMillan, che lo apprezzò molto. Furono necessarie diverse revisioni (fra i titoli alternativi che furono considerati ci sono Alice Among the Fairies, "Alice tra le fate" e Alice's Golden Hour, "L'ora dorata di Alice"), finché nel 1865 vide finalmente la luce Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie (Alice in Wonderland), firmato da "Lewis Carroll".

Il libro ebbe un successo immediato e travolgente, e "Lewis Carroll" divenne presto un amatissimo e famosissimo personaggio pubblico, quasi un alter ego che conduceva una vita propria, parallela a quella di Dodgson. Dodgson continuò a insegnare (fino al 1881) e rimase alla Christ Church fino alla morte, conducendo la sua solita vita; ma Carroll continuò a scrivere. Nel 1872 pubblicò Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò (Through the Looking-Glass and what Alice Found There); nel 1876 Caccia allo Snark (The Hunting of the Snark), un breve poema epico nonsense dedicato a un'altra bambina, Gertrude Chataway; nel 1889 e nel 1893 i due volumi del suo ultimo romanzo, Sylvie e Bruno (Sylvie and Bruno).

Produzione meno nota è, certamente, quella che riguarda la sua passione per la logica e per la matematica. Con il suo vero nome fece pubblicare una serie di trattati di logica di cui si ricordano, tra gli altri, Euclide ed i suoi rivali moderni (1879), Il gioco della logica (1887), Che cosa disse la tartaruga ad Achille (1894) e La logica simbolica, pubblicato nel 1894.

Morì a Guildford, nel Surrey, cinque anni dopo la pubblicazione di Sylvie e Bruno, di bronchite.

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di certo tutti abbiamo sentito parlare di Alice, specialmente negli ultimi tempi. ecco qui il topic sull'autore, una personalità poliedrica, ma che lascia sempre con qualche dubbio
 
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MarieAntoinette
view post Posted on 4/12/2011, 22:00




So pochissime cose su Lewis Carroll. Da qualche parte ho anche sentito che alla sua epoca lo misero nella lista dei sospettati di essere "Jack lo squartatore"... E' vero?? :huh:
 
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view post Posted on 4/12/2011, 22:46

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Beh io sapevo di Oscar Wilde più che di Caroll.
 
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view post Posted on 4/12/2011, 22:50
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Si, era stato inserito, am come accadde per Merrick fu subito eliminato, entrambi apparivano al di sopra di ogni sospetto dopo un'attenta verifica
 
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3 replies since 4/5/2011, 20:12   171 views
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