Palazzo d'Inverno

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Fede Tere
view post Posted on 7/5/2011, 20:26




Il palazzo d'Inverno è sicuramente l'edificio imperiale più famoso di San Pietroburgo, non solo perché fu la residenza dello zar e lo sfondo della Rivoluzione tra il 1905 e il 1917, ma anche perché è la sede dell' Erimtage, il più grande museo al mondo.

Venne costruito tra il 1754 e il 1762 da un italiano, Bartolomeo Francesco Rastrelli su commissione dalla principessa Elisabetta, in stile barocco: è grandiosa la facciata decorata con le nuances del turchese più squillante e ornata da colonne bianche; mentre sul tetto sono state sistemate 176 statue che rappresentano le allegorie. Un terribile incendio, nel 1837, distrusse quasi completamente gli interni di questo palazzo che è divenuto l'emblema della città, ma i danni furono rapidamente riparati.

La sua opulente facciata barocca, lunga duecento metri, è un'autentica cornucopia di pilastri, allori e statue. Il palazzo è stato per lungo tempo la residenza invernale dei signori di Russia a partire da a Pietro III, il quale vi si insediò con la sua signora, la contessa Vorontsova. Inseguito sua moglie Caterina la Grande estese il trono, ridecorando e ristrutturando i vecchi alloggi del marito. Mentre suo figlio Nicola I viveva in modesti appartamenti, sua moglie Alexandra commissionò la costruzione della famosa e lussureggiante Stanza Malachite, successivamente utilizzata come luogo d'incontro dal Governo provvisorio di Kerensky. Nicola II ebbe i suoi appartamenti proprio sopra questa famosa stanza fino al 1904, quando si trasferì a causa del crescente discontento della capitale a Tsarskoe Selo. Nel luglio del 1917, il Governo provvisorio vi si instaurò trasformando il Palazzo d'Inverno nel palco della Rivoluzione d'Ottobre. Dopo aver consolidato il suo potere, il governo Bolscevico spostò la sua capitale a Mosca, e da quel momento il palazzo d'Inverno è associato al museo dell'Ermitage.

Architettura
Una volta completata, la parte esterna del Palazzo d'Inverno era costituita da una grande facciata statuaria ed opulenta con numerosi lavori a stucco su finestre e portali, il tutto in stile barocco, il che si poteva dire già terminato nel regno della Zarina Elisabetta di Russia. Le facciate principali, gittanti sulla Piazza del Palazzo e lungo la riva del fiume Neva, erano quelle accessibili e visibili al pubblico. Solo le facciate laterali erano nascoste dietro grandi muri granitici che nascondevano un giardino creato durante il regno di Nicola II.[27] La costruzione era concepita come una città nella città, oltre che come residenza privata con un proprio giardino, così come accadeva a Versailles.
L'architettura del palazzo continuò quindi con il progetto degli interni. Il primo piano, corrispondente al "piano nobile", si distingueva per finestre più alte di quelle del piano superiore. Ciascuna finestra era diviso da quella vicina da un pilastro. La ripetitiva monotonia delle finestre sulle lunghissime facciate, erano interrotte sovente da portici colonnati. Gli unici cambi esterni che vennero apportati di grande evidenza, furono relativi al colore: originariamente (ed ancora oggi), il colore del palazzo è verde pastello con decorazioni in bianco, mentre dal 1837 al 1946 il palazzo venne dipinto di rosso con decorazioni in bianco.
Internamente il palazzo appare ancora oggi come una commistione di elementi barocchi e neoclassici, anche se solo una parte del rococò del Rastrelli sopravvive in alcune sale, sino a trionfare nella Grande Cappella Imperiale o nello Scalone d'Onore. Lo scalone principale detto anche Scalone Giordano in quanto da questo monumentale scalone la mattina dell'Epifania lo Zar scendeva trionfalmente per la cerimonia della "benedizione delle acque". Esso è una delle parti del palazzo risalenti al XVIII secolo e più precisamente al progetto del Rastrelli, seppure le grandi colonne granitiche vennero aggiunte solo a metà del XIX secolo.[28] Come già detto, i cambi interni delle decorazioni vennero promossi da Caterina II su progetti di Starov e Quarenghi, che alterarono di molto il progetto interno previsto dal Rastrelli.
A Quarenghi venne accreditata l'introduzione dello stile neoclassico a San Pietroburgo.[29] Il suo lavoro, assieme a quello di Karl Ivanovich Rossi e Auguste de Montferrand, trasformò gradualmente San Pietroburgo in una vera e propria "città imperiale". De Montferrand non solo ricreò molti interni di palazzi cittadini in stile neoclassico, ma eresse anche la Colonna di Alessandro nella nuova piazza antistante il palazzo, costruita dal Rossi durante il regno di Nicola I.

FedeTere
 
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view post Posted on 7/5/2011, 21:18
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