La seconda metà dell'Ottocento, Tra la guerra moderna e quella contemporanea

« Older   Newer »
  Share  
Aussie Mazz
view post Posted on 23/5/2011, 12:46 by: Aussie Mazz




Questi conflitti sono stati anche molto improtanti dal punto di vista politico, a mio avviso.

In Europa in quei decenni si è formata l'identità nazionale di diversi Paesi o comunque sono nati Stati che prima non esistevano, ridisegnano la mappa del continente. Basti pensare, ad esempio alla Germania o all'Italia.
In particolare, la guerra Franco-Prussiana ha avuto ripercussioni anche sulla storia politica della Francia, che ha salutato per l'ultima volta la monarchia.
Per non parlare di eventi importanti anche in altri Paesi come la Spagna con le rivolte carliste o la longevità del regno di Vittoria in Inghilterra, che ha dato vita ad un periodo, l'epoca vittoriana appunto, che ha inciso molto sulla cultura e la visione del mondo inglesi.
Un po' più a est, la guerra russo-turca ha mandato alcuni segnali del cedimento dell'impero ottomano come grande potenza, fenomeno già comunque avviatosi da tempo.

image

Al di fuori dell'Europa, negli stessi decenni si è plasmata la storia contemporanea dei due dei principali attori asiatici del secolo successivo, la Cina e il Giappone. Gli scontri tra governo centrale e periferie furono molto frequenti, in particolare tra separatisti e impero in Cina e tra shoghunati e stato centrale in Giappone (fenomeno immortalato nel film "L'ultimo samurai").

image

Nei Paesi anglosassoni, infine, il mito della frontiera ha portato a compimento la formazione di Paesi come gli USA, il Canada, l'Australia, la Nuova Zelanda, a scapito ovviamente delle popolazioni native.
Si è trattato anche di una svolta, a mio avviso, in ambito coloniale. Con la guerra anglo-boera, si è sostanzialmente conclusa l'avventura coloniale britannica, così come quella francese era ormai giunta a compimento.
Non si trattò di un vero segnale della decadenza delle potenze europee, che emergerà solo in seguito, ma senza dubbio il mondo stava ormai assistendo all'ingresso di nuove potenze.
I politologi sono soliti fissare al 1898 l'ascesa degli Stati Uniti a potenza e al 1905 quella del Giappone.
La stessa sconfitta della Spagna contro gli USA è un po' l'emblema della fine di un'epoca, dominata dall'imperialismo europeo e dell'inizio di un'altra.

image
 
Top
7 replies since 22/5/2011, 21:29   5643 views
  Share