Artemisia Gentileschi

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Fede Tere
view post Posted on 4/8/2011, 19:49




Visto che siamo un bel po' a corto di di pittori e anche a corto di donne in questa sezione, perché non unirli entrambi??? ^^

Artemisia Lomi Gentileschi (Roma, 8 luglio 1593 – Napoli, 1653) è stata una pittrice italiana di scuola caravaggesca.

Vissuta durante la prima metà del XVII secolo, riprese dal padre Orazio il limpido rigore disegnativo, innestandovi una forte accentuazione drammatica ripresa dalle opere del Caravaggio, caricata di effetti teatrali; stilema che contribuì alla diffusione del caravaggismo a Napoli, città in cui si era trasferita dal 1630.

Artemisia Gentileschi è una delle poche protagoniste femminili della Storia dell'arte europea. Ma è anche la protagonista di una torbida vicenda a tinte fosche o, per meglio dire, "caravaggesche", infarcita di elementi sentimentali, erotici, patetici e fantastici, in una brillante fusione romanzesca, insomma Artemisia è la protagonista ideale del romanzo ideale (e infatti svariati romanzi si sono ispirati alla sua vita).

Certamente la carriera artistica (come qualsiasi altra carriera) è sempre stata pressoché impraticabile per le donne, costrette nei limiti che la società imponeva loro, limiti di natura culturale (assenza pressoché totale di una preparazione scolastica) e familiare (nelle famiglie patriarcali la donna era preposta all'accudimento di tutti i suoi numerosi elementi).

Artemisia Gentileschi, che ebbe modo di fare fruttare il suo talento, è stata una delle poche donne "sfuggite" tra le maglie di questo rigidissimo sistema sociale, tuttavia la sua sofferta vicenda privata si è spesso sovrapposta a quella di pittrice generando molte ambiguità.

Negli anni Settanta la sua popolarità ha raggiunto il vertice soprattutto per via della vicenda che la vide accusare il suo violentatore (al punto da sottoporsi allo schiacciamento dei pollici per confermare l'attendibilità delle sue accuse, cosa che per lei, pittrice, non dovette essere solo un dolore fisico). Artemisia è divenuta così il simbolo del femminismo e del desiderio di ribellarsi al potere maschile: tuttavia questo fatto le fece un grande torto: l'avere spostato l'attenzione (ed averle attribuito un particolare successo) sulla vicenda dello stupro, mettendo in ombra i suoi meriti professionali, ormai ampiamente riconosciuti dalla critica, a partire da Roberto Longhi e dal suo pionieristico articolo del 1916 Gentileschi padre e figlia.

A volte questa lettura "a senso unico" della pittrice ha creato giusti malumori: per Camille Paglia, a volte Artemisia è diventata un'etichetta da utilizzare anacronisticamente per avanzare rivendicazioni infarcite di retorica femminista.

Negli anni Settanta la Gentileschi divenne un vero e proprio simbolo del femminismo internazionale: associazioni e cooperative le si intitolarono - a Berlino l'albergo "Artemisia" accoglieva esclusivamente la clientela femminile - riconoscendo in essa una figura culto, sia come rappresentante del diritto all'identificazione col proprio lavoro, sia come paradigma della sofferenza, dell'affermazione e dell'indipendenza della donna.

Per la nota polemista e leader del movimento femminista internazionale Germaine Greer Artemisia Gentileschi fu la grande pittrice della guerra tra i sessi, affermazione, di fatto, estremamente riduttiva: un pittore con tanto talento come la Gentileschi non può limitarsi a un messaggio ideologico.

FedeTere

Edited by Pierrot Le Fou - 3/2/2012, 00:08
 
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view post Posted on 4/8/2011, 20:25
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Se ogni giorno si mette un mattone, in sessanta o ottanta anni si abiterà dentro un palazzo.
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Capolavoro...

More about Artemisia
 
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view post Posted on 5/8/2011, 18:54
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la famosa Artemisa, celebre per i suoi dipinti e per la famigerata vicenda della stupro.... che ultimamente si dice che ci sono molte zone d'ombra in tutta la vicenda.

Era di certo un'ottima pittrice, migliore quasi del padre

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il suo auotoritratto
 
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Fede Tere
view post Posted on 2/2/2012, 18:27









FedeTere
 
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view post Posted on 2/2/2012, 18:40
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Io l'adoro, e l'adorerò sempre, se trovassi il film...

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view post Posted on 3/2/2012, 00:10

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Il film mi sembra una cosa alquanto trash.
La Gentileschi fu una grandissima pittrice.
Noti i suoi quadri su Giuditta...e molti affermano che aver rappresentato l'aiutante di Giuditta come una bella donzella sia sinonimo di un accentuato lesbismo. Verità?
 
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view post Posted on 3/2/2012, 09:26
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Non lo so, c'è anche Michel Serrault, aka Zazà, e il resto del cast mi sembra buono.
Mi sono spulciata i pettegolezzi coevi su di lei, ma niente sul lesbismo, in compenso molti accusarono lei e il padre Orazio di aver strumentalizzato al vicenda dello stupro, lui per avere più soldi e lei per farsi sposare

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autoritratto con liuto
 
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Fede Tere
view post Posted on 3/2/2012, 15:04




CITAZIONE (Pierrot Le Fou @ 3/2/2012, 00:10) 
Il film mi sembra una cosa alquanto trash.
La Gentileschi fu una grandissima pittrice.
Noti i suoi quadri su Giuditta...e molti affermano che aver rappresentato l'aiutante di Giuditta come una bella donzella sia sinonimo di un accentuato lesbismo. Verità?

Di tutto di può dire su Artemisia Gentileschi tranne che fosse lesbica.
Anzi.
Aveva uno stuolo di amanti da far rabbrividire Ila.

FedeTere
 
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view post Posted on 3/2/2012, 15:08
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E infatti io sento sempre parlare di amanti.... prima o poi dovrei fare un elenco ;)

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Ester e Assuero
 
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view post Posted on 3/2/2012, 16:03

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Ecco a voi:

Perché Artemisia Gentileschi
di Grazia Manfredonia

Proprio nei giorni in cui il Fuori Salone delle Lesbiche
contaminerà con i suoi eventi al città di Milano, apre a Palazzo Reale la prima mostra dell’ opera di Artemisia Gentileschi.
Grandissima pittrice del ‘600, Artemisia ha dovuto aspettare secoli prima che le venisse dedicata un’iniziativa del genere che raccoglie gran parte della sua opera pittorica.
Ma Artemisia è una figura molto cara alle femministe fin dagli anni ’70 dopo che, dimenticata nell’oblio che spesso ingoia le donne anche di grande talento, venne riscoperta agli inizi del ‘900 dallo storico d’arte Roberto Longhi che per primo la cita nell’ambito dei pittori caravaggeschi del XVII secolo e ancor di più grazie al libro che Anna Banti scrive nel 1947, dopo che la prima stesura del ’44 era andata distrutta durante i bombardamenti di Firenze.
Il libro della Banti è una sorta di diario-dialogo con Artemisia che attraversa le vicende di quest’ultima e fa da specchio alle riflessioni della scrittrice, ed è in questa chiave che Artemisia diviene un’icona femminista poiché la sua vicenda di vita diviene simbolo del riscatto all’oppressione di un sistema maschilista e violento.

Artemisia infatti, prima che come pittrice è conosciuta a causa del processo per stupro che il padre intenta contro un suo collega e amico di famiglia, Agostino Tassi. La vicenda giudiziaria, che fa particolare scalpore all’epoca e che divide e appassiona l’opinione pubblica, costringe Artemisia a subire calunnie e maldicenze ed anche il “supplizio della sibilla” una forma di tortura volta a scoprire la verità. Artemisia in realtà rilascia una deposizione particolarmente accurata e coraggiosa che accusa il Tassi senza ombre di dubbio e la cui crudezza qualcuno rileva nei suoi quadri. Nonostante ciò, il processo dura mesi a causa del dubbio che Tassi e i suoi accoliti insinuano nella mente dei giudici e nell’opinione pubblica circa la virtuosità della fanciulla, in un’epoca in cui una donna che ha avuto rapporti sessuali non poteva essere considerata vittima di stupro.
Il processo si conclude con la condanna del Tassi che è mandato in esilio, dopo che Artemisia è stata accusata, anche con false testimonianze, di essere una donna dai facili costumi e dedita alla promiscuità sessuale.
Lo stupro ed il processo restano un fatto storico che segna la fama di Artemisia molto più del suo talento, il quale, in realtà le permetterà di vivere l’intera sua vita mantenendo se stessa e le figlie in modo autonomo e spostandosi da Roma a Firenze e poi Napoli, con un periodo anche a Londra, fatto del tutto insolito per una donna di quell’epoca che vedeva preclusa la propria formazione nelle scuole pittoriche a cui non poteva accedere.

Artemisia entra nella mia vita quando avevo circa 23 anni in occasione del mio drammatico coming-out familiare. Poiché non sapevano che pesci prendere, i miei decisero per un breve periodo di clausura domestica, rapidamente conclusosi con la mia fuoriuscita dalla famiglia.
E’ in quei giorni che la mia amante di allora mi fece arrivare “clandestinamente” il libro di Anna Banti preso in prestito alla Biblioteca Sormani, come allora usavamo noi ragazze di Milano, assetate di lettura ma con pochi spiccioli in tasca.
Artemisia Gentileschi perché allora io amavo disegnare ed aspiravo ad imparare a dipingere.
Ho letto quel testo con passione e immedesimazione, e mi ha accompagnato nella difficile scelta di percorrere la mia strada qualsiasi fosse il prezzo di vita da pagare. Per me Artemisia è stata la chiave di volta della mia esistenza, una donna che dall’eco di oltre tre secoli mi suggeriva di non tradire quello che ero.
Restituita la copia, ho cercato quel libro ormai esaurito in tutte le bancarelle di libri usati che ho incrociato nei 10 anni successivi e nelle molte città in cui sono stata. Nel 1993 sono riuscita a scovarne una ristampa dell’89 che custodisco gelosamente anche se in realtà non ho mai riletto per non perdere quel gusto affettivo che mi è rimasto nella memoria.

La mostra di Milano sarà per me e per chi vorrà partecipare a questa opportunità unica, l’occasione di incontrare l’Artemisia pittrice che sono certa mi affascinerà di nuovo con la preziosa guida di Alessia Muroni la cui competenza e passione abbiamo già conosciuto alle 5GL e nello splendido suo romanzo “Le circostanze dell’amore” recentemente pubblicato.

FONTE: http://www.listalesbica.it/content/index.p...age&PAGE_id=929
 
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view post Posted on 3/2/2012, 17:54
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Questo è il rapporto della curatrice con Artemisia, non ci dice nulla di nuovo su Artemisia

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Danae XD
 
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view post Posted on 4/2/2012, 01:28

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Bellissimo questo quadro su Danae, anche se preferisco quello di Klimt...
 
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Fede Tere
view post Posted on 5/2/2012, 19:04




questo quadro della Dane se lo vedete dal vivo è piccolissimo.
E' più piccolo di un foglio A4.
E' fatto u una lamina di rame tra l'altro.

FedeTere
 
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view post Posted on 5/2/2012, 20:29
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Questa cosa non la sapevo proprio

Dal mitologico al biblico:


Giaele e Sisara
 
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LadyLindy
view post Posted on 23/6/2013, 16:31




il mio quadro preferito di artemisia:

IMG20110908104015527_900_700

quando si dice un'immagine potente! (Giuditta e Oloferne)
 
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