L'enigma della Maschera di Ferro, un'enigma alla corte del Re Sole

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view post Posted on 26/8/2011, 16:13
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Correva l'anno 1703, la guerra di Successione spagnola imeprversava, Luigi XIV, Anna Stuart, Filippo V e Giuseppe I regnavano rispettivamente su Francia, Inghilterra, Spagna e Austra. E un tizio ignoto moriva alla Bastiglia.

Fin qui nulla di nuovo, trannè che il tizio in questione entrerà nella storia. Cos'ha fatto? Mistero? Chi è? Ancora più mistero perchè porta una maschera di seta, che termina con delle strisce di ferro, e ha l'obbligo di non togliersela, altrimenti i soldati lo uccideranno all'istante. però l'uomo è molto rispettato, e sebbene non possa mai parlare con nessuno gode di un trattamento di grande favore.

Ma andiamo con ordine.
La nostra storia comincia nella fortezza di Pinerolo, oggi Piemonte allora francese, dove nel 1665 Benigne de Sant-Mars diventa governatore di Pinerolo.
In quel momento a Pinerolo ci sono 5 arrestati eccellenti, e in seguito se ne aggiunge un sesto.

Il primo è un certo Eustache Dauger, o Danger, accusato di sapere troppo dei negoziati tra Francia e Inghilterra, odiatissimo dal marchese di Louvois.

Il secondo è il celebre Fouquet, che sta scontando al sua pena al carcere a vita
Vi è con lui il 3 indiziato, il suo valletto La Rivère che lo ha seguito anche a Pinerolo.

Il quarto è un ceto Debreuil, una spia a ragion veduta alquanto pericolosa.

Infine vi è un domenicano di cui si ignora il noe, ma che è destinato alla pazzia.

E infine il quinto, forse il più probabile, per me certamente ma ognuno la vede in maniera diversa, Ercole Antonio Mattioli, agente del duca di mantova, spia e avventuriero che ha fatto il doppio gioco durante la cessione di Casale.

Il sesto, che arriverà dopo, è il duca di Lauzun,che ha cercato di sposare la Grande mademoiselle, cugina del Re.

nel 1682 Fouquet muore, c'ho non vuol dire che la maschera non sia stato lui sia chiaro, e Saint Mars riceve una promozione: governatore di Exiles.

Si porta con sè Duager e La Rivière mentre a Pinerolo restano Mattioli e il monaco, Lauzun nel frattempo è stato liberato ma il monaco entro breve muore.

7 anni dopo La Rivière muore di idropisia e Saint Mars è traslocato a Sainte Margerite, una delle isole presso Cannes. Porta con sè il prigioniero che fa viaggiare in portantina, sicuramnete Dauger, ma ormai il caso si è parzialmente conosciuto e ognuno fa le sue congetture.
Ma quando Louvois muore Mattioli e Dubreuil sono trasferiti a Sainte Marguerite, scombinando ancora le carte e nel 1694 uno dei 3 muore; quale sia non si sa.

4 anni dopo nel 1698 Saint Mars ha l'ultima promozione, governatore della Bastiglia e si trascerisce lì con il misterioso prigioniero
Non si sa chi sia quest'uomo, eppure ha un trattamento da gran signore, può leggere e andare a messa, semrpe con la Maschera.

Nel 1703 alla sua mrote saint Mars farà ripulire completamente la cella,c ambiando persino le assi del pavimento

vi allego un elenco con 48 ipotesi, alcune sono verosimili, altre semplicemente grottesche:
. Un maresciallo di Francia
2. Un presidente in disgrazia
3. Il duca di Beaufort
4. Henri Cromwell
5. Una donna
6. Un ufficiale inglese del duca di Berwick
7. Un prigioniero che avrebbe scritto all’età di 12 anni due versi contro i gesuiti
8. Il conte di Vermandois
9. Un figlio adulterino di Anna d’Austria
10. Un figlio di Anna d’Austria e di Buckingham
11. Un figlio di Anna d’Austria e Mazzarino
12. Un fratello gemello di Luigi XIV
13. Un fratello cadetto di Luigi XIV
14. Lo stesso Luigi XIV
15. Il conte Mattioli
16. Il duca di Monmouth
17. Una figlia di Luigi XIV e di Anna d’Austria
18. Una figlia di Maria Teresa e d’un servitore nero
19. Il sovrintendente Nicolas Fouquet (prima volta: 1789)
20. Il patriarca Avedick
21. Un figlio di Cristina di Svezia e di Monaldeschi
22. Un figlio di Enrichetta d’Inghilterra e del conte di Guisa
23. Un figlio di Enrichetta d’Inghilterra e di Luigi XIV
24. Un figlio adulterino di Maria Luisa d’Orleans, moglie di di Carlo II re di Spagna
25. Un figlio naturale di Maria Anna di Neubourg, seconda moglie di Carlo II
26. Un figlio naturale di Maria Luisa d’Orleans
27. Un malato di cancro al volto
28. Don Giovanni Gonzaga, fratello naturale di Carlo Ferdinando, duca di Mantova
29. Il cardinale di Retz
30. Un oscuro spione arrestato da Catinat
31. Il cavaliere Louis de Rohan
32. Il cavaliere di Kiffenbach
33. Il conte di Kéroualze
34. Molière
35. Un figlio di famiglia
36. Eustache Dauger (prima volta: 1890)
37. Il luogotenente generale de Bulonde
38. Il monaco giacobino
39. Il valletto Martin
40. L’abate Prègnany (alias Jacques Stuart de la Cloche)
41. Jacques Bretel de Grémonville, diplomatico e cavaliere di Malta
42. Marin Cullié
43. L’abate de la Pommerie
44. Il figlio d’un signor Daugers
45. Eustache Dauger, complice di Lauzun
46. Eustache d’Oger de Cavoye
47. Cavoye, figlio di Luigi XIII e di Maria de Sérignan
48. Cavoye, complice del conte di Guisa


L'ipotesi più intrigante, ma anche più "fiabesca" è quella di Dumas, che la prende da Voltaire, ovvero la Maschera sarebbe il gemello di Luigi XIV.
Inutile dire che si sono versati fiumi d'inchiostro su questo mistero, e anche il cinema ha contribuito

lamasquedefer

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NB: Voltaire parlava di semplici striscie di ferro, la fantasia dei romanzi ha fatto il resto
 
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view post Posted on 26/8/2011, 16:54

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Bellissima discussione Ila!!
Escludo la schiera di figli e figlie illegittime.
Una donna sarebbe interessante ma molto poco probabile per il tempo, uguale il fratello gemello del re, una boiata!
Direi che però qualche personaggio politico, qualche politico potente sia molto probabile. Ma pensandoci, perchè non un parente successore al trono?
 
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view post Posted on 26/8/2011, 17:05
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Allora, Beaufort è impossibile eprchè è morto nel 1669, quindi fuori uno.
Per quanto l'idea del Il duca di Monmouth sia suggestiva il poveretto fi giustiziato nel 1685 per una congiura contro lo zio Giacomo II. Dico poveretto perchè occorsero 8 colpi d'ascia per ucciderlo

questi sono alcuni dei film:
Dal romanzo di Dumas sono stati tratti numerosi film:

La maschera di ferro di Allan Dwan
La maschera di ferro di James Whale
Il visconte di Bragelonne di Fernando Cerchio
L'uomo dalla maschera di ferro di Henri Decoin
L'uomo dalla maschera di ferro di Mike Newell
La maschera di ferro di Randall Wallace

l'ultimo è quello con DiCaprio, se adorate Dumas vi do un consiglio: non lo guardate, rovina un romanzo bellissimo
lamascheradiferrofronte

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view post Posted on 26/8/2011, 19:27
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Se ogni giorno si mette un mattone, in sessanta o ottanta anni si abiterà dentro un palazzo.
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Un libro abbastanza recente (2009):

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Michel Vergé-Franceschi è uno specialista di storia della Marina e del Bacino del Mediterraneo (Beaufort era Amiral de France... il suo successore è stato il conte di Vermandois, che ha ricevuto la nomina quando era ancora in fasce). Così il libro ha uno scenario molto ampio, ed è interessante per vari motivi, uno dei quali è un'analisi molto accurata di tutte le testimonianze a disposizione, compresi romanzi e pamphlets (lavoro delicatissimo, molto interessante per i problemi di metodo che pone). Il libro è pubblicato dall'editore Fayard, che di solito non stampa barzellette, e ha una vasta bibliografia. L'ipotesi di Vergé-Franceschi è questa

La Maschera di Ferro sarebbe Giaffer, un valletto nordafricano di Beaufort, testimone della morte del duca. La maschera sarebbe in realtà una “minerve”, cioè una protesi che serve a sostenere la testa e il collo in caso di ferite gravi – vedi Apollinaire.


Un libro un po' meno recente, ma ottimo e continuamente ristampato, anche in edizione economica, è quello di Jean-Christian Petitfils, pubblicato da Perrin:

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view post Posted on 26/8/2011, 19:30
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CITAZIONE (Cartaphilus @ 26/8/2011, 20:27) 
Un libro abbastanza recente (2009):

(IMG:http://ecx.images-amazon.com/images/I/41hy...L500_AA300_.jpg)

Michel Vergé-Franceschi è uno specialista di storia della Marina e del Bacino del Mediterraneo (Beaufort era Amiral de France... il suo successore è stato il conte di Vermandois, che ha ricevuto la nomina quando era ancora in fasce). Così il libro ha uno scenario molto ampio, ed è interessante per vari motivi, uno dei quali è un'analisi molto accurata di tutte le testimonianze a disposizione, compresi romanzi e pamphlets (lavoro delicatissimo, molto interessante per i problemi di metodo che pone). Il libro è pubblicato dall'editore Fayard, che di solito non stampa barzellette, e ha una vasta bibliografia. L'ipotesi di Vergé-Franceschi è questa

La Maschera di Ferro sarebbe Giaffer, un valletto nordafricano di Beaufort, testimone della morte del duca. La maschera sarebbe in realtà una “minerve”, cioè una protesi che serve a sostenere la testa e il collo in caso di ferite gravi – vedi Apollinaire.

devo ammettere che un'ipotesi interessante, nonchè nuova... e perchè proprio questo povero Cristo?
 
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view post Posted on 26/8/2011, 19:44
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Se ogni giorno si mette un mattone, in sessanta o ottanta anni si abiterà dentro un palazzo.
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Perchè ha visto cos'è successo a Beaufort... e qualunque cosa sia successa a Beaufort è il risultato di una decisione di Luigi, Colbert e Louvois (che lavoraccio, riorganizzare la Marina!), con la complicità di Carlo II.
 
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view post Posted on 26/8/2011, 19:46
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CITAZIONE (Cartaphilus @ 26/8/2011, 20:44) 
Perchè ha visto cos'è successo a Beaufort... e qualunque cosa sia successa a Beaufort è il risultato di una decisione di Luigi, Colbert e Louvois (che lavoraccio, riorganizzare la Marina!), con la complicità di Carlo II.

molto interessante, povero Le Roi des Halles, in fondoe ra quasi inoffensivo, l'importante era che stesse zitto :D

CITAZIONE
Un libro un po' meno recente, ma ottimo e continuamente ristampato, anche in edizione economica, è quello di Jean-Christian Petitfils

di questo ne ho già sentito aprlare, lo nomina Gerosa nella sua bio su Luigi XIV
 
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view post Posted on 14/2/2013, 17:19
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Vorrei pubblicare, quale compendio ed integrazioene alla bella esposizione di Diana, una mia ricerca sullo stesso tema.

La Maschera di ferro
Documenti storici e fantasie d'epoca.




Chi non ha letto il celeberrimo e godibilissimo romanzo di Dumas, Il visconte di Bragelonne, o non ha visto un film sul tema?
Una storia così avventurosa, ambientata in un'epoca e in una corte così affascinante e così ricca di misteri, veri o presunti che siano, pare il frutto di una fantasia lucida ma sfrenata, opera della mente dell'autore, uno dei primi autori di “bestsellers”, accusato persino, probabilmente non a torto, di aver assunto quelli che, da allora, in letteratura vengono definiti a tutt'oggi “negri”, cioè coloro che scrivono pezzi o canovacci, quando non opere compiute, per autori sulla cresta dell'onda..
Più probabilmente a mio personale giudizio, Dumas si affidò ad esperti di Storia sei/settecentesca, che contribuirono, con le loro conoscenze storiche all'approntamento del canovaccio romanzesco, all'esame dei fatti e delle illazioni d'epoca, derivante dalla conoscenza di altri autori che si erano detti testimoni o a conoscenza dei fatti, a volte fantasie fatte passare per certezze storiche, esaminiamo tutto ciò che sulla vicenda è stato scritto negli anni precedenti la stesura del romanzo.
Tralascerò le congetture moderne, riferendo solo le fonti d'epoca.

Esame dei documenti veri.




Esistono documenti inoppugnabili che attestano l'esistenza di un prigioniero mascherato, sono contenuti nei registri dei prigionieri, redatti da Stefano Du Junca, luogotenente del Re alla Bastiglia sul finire del XVII secolo.

Nel primo volume si legge:
Giovedì 18 Settembre 1698 alle ore tre del pomeriggio, il signor di Saint Mars, governatore del castello della Bastiglia, è giunto per farvi il suo ingresso, venendo dal suo governatorato delle isole Sainte Marguerite Horat, portando con sé, nella sua vettura, un vecchio prigioniero che aveva prima a Pinerolo (Pinerolo era all'epoca una fortezza usata anche come carcere di massima sicurezza n.d.r.) e che fa sempre tener mascherato, il cui nome non si conosce.

Nel secondo volume leggiamo:
10 Novembre 1703.......il prigioniero sconosciuto, sempre nascosto da una maschera di velluto nero, è morto oggi verso le 10 di sera.

Sono queste le uniche prove certe di un prigioniero mascherato, che aprirono la strada ad una miriade di congetture, storiche o letterarie, le più autorevoli furono formulate nientemeno che da Voltaire.


Documenti d'epoca precedenti la stesura del romanzo.




Voltaire ai suoi tempi era conosciuto come autorevole storico, avendo collaborato alla realizzazione dell'Enciclopedie proprio come realizzatore delle voci storiche, nel suo “Siècle du Louis XIV” . parla del prigioniero, dal viso coperto da una maschera di velluto nero, con molle d'acciaio e della deferenza con cui veniva trattato mentre si trovava prigioniero nell'isola di Sainte Marguerite, raccontò anche che un giorno incise un messaggio su un piatto di metallo, che gettò da una finestra dentro una barca da pesca.
Il pescatore, analfabeta, portò il piatto al comandante del castello, il quale, dopo averlo a lungo interrogato gli disse:Andate, e reputatevi di essere molto fortunato di non saper leggere,
In un altro testo “Questioni sull'Enciclopedia”, Voltaire avanzava l'ipotesi che il misterioso prigioniero fosse un fratello uterino di Luigi XIV, figlio nientepopòdimeno della Regina Anna d'Austria e di Mazzarino, il Re, alla morte di Mazzarino, scoperta la verità, avrebbe provveduto a segregare il giovane nascondendone la somiglianza, che doveva essere notevole, con una maschera.
Dati i precedenti di Anna d'Austria la cosa poteva anche sembrare credibile, già si mormorava di una figlia avuta da un servitore (si dice eliminato dal Re alla chetichella) di colore, che visse per anni a corte come dama, ne parla l'ambasciatore di toscana, che nell'autunno del 1695 dichiara di averla conosciuta, poco prima che la ragazza prendesse improvvisamente la via del convento, divenne suor Luisa Maria Teresa, con una pensione reale di 300 libbre d'oro, cosa vi fosse di vero nel racconto, non so, ma l'ambasciatore non fu l'unico diplomatico che ne parlò, la storia circolò per tutte le corti, e non fu certo l'unica storia “galante” che vide coinvolta la Regina.

Invece nelle “Memorie del duca di Richelieu, scritte dal suo segretario, l'abate Soulavie, si afferma che il detenuto fosse il gemello di Luigi XIV, nato poche ore dopo il primo, quindi, come noto, concepito prima del fratello ed erede, ma Luigi era già stato presentato alla corte come Delfino, e per evitare contestazioni, si decise di allontanare il fratello, prima in una villa campestre, e poi, divenuto adulto fu fatto “sparire” dal mondo, questa è la versione che Dumas adottò per quanto riguarda il nome e il livello del personaggio.

Altra ipotesi pseudostorica fu proposta in un libro del 1745, attribuito alla signora di Vieux Maison, l'uomo mascherato era Luigi di Borbone conte di Vermardois, figlio naturale di Luigi XIV, finito così per aver schiaffeggiato il delfino in piena corte, la tesi venne anche più tardi avallata da un libro di padre Grifet, elemosiniere della Bastiglia, ma è platealmente falsa, Luigi di Borbone morì, all'età di 16 anni all'assedio di Cambrais il 18 Novembre 1683, e questo è un dato indubbiamente storico.

Altra supposizione rocambolesca, cui trasse ispirazione Dumas per quanto riguarda la sostituzione del Re, avanzata da più scritti pubblicati, dice di un figlio, di nome Alessandro, che Anna d'Austria ebbe da Gastone d'Orleans, che venne poi reclutato nella compagnia dei moschettieri, alla storia si mescolano verità inconfutabili, provate storicamente, come il fatto che il 22 Agosto 1661 il Re fece arrestare il suo ministro delle finanze, Fouquet, con l'accusa di appropriazione indebita, e lo mandò alla fortezza di Pinerolo scortato dai moschettieri del capitano d'Artagnan, anche questo è un fatto storico, tra i cui uomini, si dice, vi fosse anche Alessandro, giunti alla fortezza e consegnati gli ordini, risultò che doveva essere arrestato anche Alessandro, cui fu imposta la maschera di velluto proprio per la straordinaria somiglianza col fratellastro.
Secondo questa storia, vent'anni dopo un gruppo ostile al governo del Re lo liberò e, rapito Luigi mentre segretamente tornava da un convegno amoroso, sostituirono Alessandro con lui, così il vero Luigi finì a Pinerolo con tanto di maschera sul viso.
Questa tesi ebbe molto successo, infatti spiegava l'effettivo cambio di rotta, quasi di personalità, che subì la politica del Re in quel tempo.

Ultima supposizione, alcuni sostennero che “la maschera” fosse il conte Ercole Mattioli, arrestato il 2 Maggio 1679 per tradimento, implicato nell'intrigo del ducato di Mantova, finito male per la Francia, di cui non si seppe più nulla, ma in questo caso non si spiega proprio la necessità di un mascheramento.

Conclusione personale.



Tutte queste supposizioni furono fatte un secolo prima della stesura del romanzo, Dumas, a mio personale giudizio, dopo aver trasformato il velluto nero in ferro (scelta d'effetto drammatico, ma in realtà impraticabile, a meno che non si voglia torturare il soggetto e provocarne prematuramente la morte) compose un mosaico delle parti più letterariamente funzionali per la stesura di un grande romanzo.

Fonti:
I Borboni di Francia – Gabriele Mandel - Mondadori
Il secolo di Luigi XIV - S. Antonello - Mursia
Ricordi di varie letture sulla vicenda.

Edited by Romeottavio - 15/2/2013, 09:30
 
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view post Posted on 15/2/2013, 15:07
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CITAZIONE (Romeottavio @ 14/2/2013, 17:19) 
Dati i precedenti di Anna d'Austria la cosa poteva anche sembrare credibile, già si mormorava di una figlia avuta da un servitore (si dice eliminato dal Re alla chetichella) di colore, che visse per anni a corte come dama, ne parla l'ambasciatore di toscana, che nell'autunno del 1695 dichiara di averla conosciuta, poco prima che la ragazza prendesse improvvisamente la via del convento, divenne suor Luisa Maria Teresa, con una pensione reale di 300 libbre d'oro, cosa vi fosse di vero nel racconto, non so, ma l'ambasciatore non fu l'unico diplomatico che ne parlò, la storia circolò per tutte le corti, e non fu certo l'unica storia “galante” che vide coinvolta la Regina.

Questo rumors non riguarda Anna d'Austria ma sua nuora, e nipote, Maria Teresa, inutile dire che è una balla bella e buona visto il bigotttismo di Maria Teresa, semplicemente Anna Elisabetta nacque prematura se non ricordo male e con diversi problemi tanto che morì quasi subito, problemi imputati dai medici di allora all'eccesivo consumo di cioccolata [WTF?]


E inq uanto ai " negri " di Dumas, diciamo che molti libri lui e Auguste Maquet li scrissero quasi insieme, tra l'altro su di loro è uscito il film france L'autre Dumas con Gérard Depardieu
 
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8 replies since 26/8/2011, 16:13   575 views
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