La vera Giovanna d'Arco non fu bruciata al rogo?

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view post Posted on 25/9/2011, 23:57

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DAL NOSTRO INVIATO LONDRA - Si riaprono, con la singolare presenza centrale di un ortopedico di Kiev che è anche uno dei massimi specialisti nella difficile arte di analizzare gli scheletri e di ricostruire, attraverso le ossa, le fattezze di persone morte da secoli, i mai completamente dimenticati rancori fra inglesi e francesi legati alla Guerra dei Cento anni. La storia di Giovanna d' Arco, l' eroina nazionale della Francia condannata nel 1431 da un tribunale ecclesiastico a morire sul rogo, e poi santificata da papa Benedetto XV all' inizio del ' 900, secondo un' ipotesi avanzata su un quotidiano britannico dal dottor Serhiy Horbenko sarebbe in gran parte pura leggenda.
E' possibile, afferma lo scienziato ucraino, in un' intervista comparsa su The Independent, che Giovanna d' Arco detta anche la Pulzella di Orléans non sia mai finita sul rogo. Un' altra ipotesi è, secondo Horbenko, che la giovane contadina passata alla storia come la guida militare e spirituale della lotta di liberazione della Francia in parte occupata dai britannici venuti al seguito di Enrico V, sia stata fatta scendere in campo solo come «controfigura» di un' altra persona: una donna molto più anziana e potente, legata da vincoli di sangue alla casa reale francese dei Valois. L' adolescente eroina della storia ufficiale di Francia invece, secondo le fonti dell' epoca, per quanto senza nessuna istruzione e digiuna di cose politiche e militari, nel corso di un colloquio avrebbe convinto il Delfino e futuro re Carlo VII ad affidarle un esercito rivelandogli di essere stata investita della missione divina di liberare la Francia dagli inglesi, da lei poi sconfitti in battaglia vicino a Orléans. Due anni dopo, sempre secondo le fonti dell' epoca, tradita dai Borgognoni e consegnata agli inglesi, che subdolamente la consegnarono a un tribunale francese ecclesiastico facendola processare come eretica e strega, Giovanna d' Arco moriva arsa viva sul rogo a Rouen. «Il mito di Giovanna d' Arco - sostiene Horbenko - si diffuse assumendo le caratteristiche di incontrovertibile verità perché allora, con l' occupazione e il trono di Francia che vacillava, i monarchici avevano urgente bisogno di una figura «eroica» che, oltre a mobilitare la lotta contro gli invasori, sostenesse le aspirazioni dinastiche del Delfino. Ma questa figura non poteva essere certo una ragazzina di campagna come la Pulzella della leggenda». Partendo da queste considerazioni lo studioso, invitato in Francia a esaminare gli scheletri dei re francesi sepolti nella cripta della chiesa di Notre Dame de Cléry, vicino a Orléans, ha fatto quella che considera una scoperta importante. «Aprendo una tomba della Basilica, accanto a quelle dove riposano i resti di Luigi XI della casa dei Valois e della regina, ho notato con stupore lo scheletro di una donna le cui ossa denotavano lo sviluppo di una possente muscolatura, simile a quella che nel Medioevo potevano avere solo gli uomini d' arme e i cavalieri che indossavano una pesante armatura d' acciaio». Chi poteva essere la misteriosa guerriera del ' 400 sepolta vicino alle tombe dei Valois? Horbenko, esaminando le reali genealogie e le ossa sepolte nella cripta, si è convinto che l' atletica cavallerizza poteva essere solo Margherita di Valois, figlia naturale di Carlo VI detto il Pazzo, predecessore del Delfino di Francia che poi da Giovanna d' Arco (oppure, ipotizza Horbenko, da Margherita di Valois) fu incoronato re con il nome di Carlo VII. Per il professore ucraino, la contiguità sepolcrale di Margherita con le tombe dei re Valois è stata come un lampo nel buio. Dietro l' ingenua Pulzella, chi ne tirava davvero le fila doveva essere l' influente e politicamente astuta figlia naturale di Carlo VI che, oltre a conoscere da cima a fondo gli intrighi di Corte, era stata addestrata nelle arti guerresche dal padre, preoccupato per la sua incolumità in quanto concorrente pericolosa per gli altri pretendenti reali. Con il crescere della sua influenza, Margherita si sarebbe resa conto che, se il segreto della sua discendenza dal re Valois fosse stato scoperto, lei avrebbe rischiato la vita. Fu a questo punto, afferma lo specialista ucraino di scheletri, che venne inventato e diffuso il mito di Giovanna d' Arco, con una sostituzione facilitata dalla scarsità di contatti e di mezzi di comunicazione. Così Margherita, che manovrava a distanza l' ingenua Pulzella, sopravvisse fino a 50 anni, dimenticata dai suoi molti nemici nell' oscurità confortevole di chissà quale castello della provincia francese. Giovanna, invece, finì la sua esistenza a 19, in mezzo alle fiamme. O forse, congettura il professore di Kiev, anche lei fu «sostituita». Il professor Horbenko sostiene infatti di avere scoperto anche cinque scheletri veri, di donne che, nel caotico momento dell' esecuzione di Giovanna d' Arco (ma quale?) a Rouen, sarebbero state trascinate a forza sul rogo. Renzo Cianfanelli LA PULZELLA D' ORLÉANS E' l' eroina della storia francese: decine di opere si sono ispirate alla sua vicenda di fanciulla-soldato e di martire, dalla vittoria contro gli inglesi alla condanna come strega fino alla santificazione LA STORIA IL MITO

Fonte: http://tuttigliscandalidelvaticano.blogspo...u-bruciata.html
 
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view post Posted on 26/9/2011, 14:21
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Cosa mi tocca leggere?
E' chiaro che al giorno d'oggi non ci sa più cosa invartarsi pur di vendere, ma addirittura così.

Qui mi sembra che il caro Horbenko abbia dimenticato un bel po' di cose, nella smania di fare notizia.

Punto uno: ci sono i documenti del processo di Giovanna d'Arco.

Punto due: cos'è al cretinata che Giovanna abbia incoronato Carlo VII?

Punto terzo. Giovanna divenne un simbolo già da viva, tanto che fino al 1450 sbucarono almeno 5 ragazze che sostenevano di essere lei.

Punto quarto: dice che Carlo VI, passato alla storia per la sua follia, avrebbe allenato personalemnte sua figlia naturale Margherita all'uso delle armi. Prima di tutto il re a quell'età era ormia completamente pazzo ed er aun miracolo se lo lasciavano da solo eprchè era un pericolo per sè stesso e per gli altri, quindi non ce lo vedo ad allenare una ragazza. Se proprio voleva protegegrla l'avrebbe dotata di una scorta, non le avrebbe insegnato ad usare le armi

karel6frrr

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Voia ffidereste una ragazza, nelle mani di uno che si crede fatto di vetro e che ha la spada facile??? suvvia
 
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view post Posted on 26/9/2011, 14:28

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Infatti l'articolo e la scoperta sono l'ennesima prova che l'uomo può inventarsi questo e altro per voler distruggere la "santità" di alcuni esseri appartenente al mondo religioso.
Evidentemente questo studioso non ha ne basi storiche ne l'intelligenza di formulare prove per poter confutarne altre passate.
 
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view post Posted on 26/9/2011, 14:46
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Verissimo. Le sue ipotesi sono facilissime da abbattere. E se proprio vogliamo guardare tra la famiglia reale io avrei parlato di Iolanda d'Aragona, suocera di Carlo VII, che fu per lui una seconda madre e un'autentica eminenza grigia

yolandadearagon

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Iolanda e il suo futuro genero, Carlo VII
 
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view post Posted on 6/10/2011, 17:53

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PARIGI - Le reliquie di Giovanna d'Arco sono un clamoroso falso. Parola di scienziato: altro che i resti della pulzella d'Orleans, bruciata sul rogo a Rouen come eretica nel 1431, dopo essersi battuta contro l'occupazione britannica. Quei frammenti finora spacciati come appartenenti all'eroina più celebre della storia di Francia risalgono invece ad una mummia, e sono databili fra il sesto ed il terzo secolo avanti Cristo.
E' questa la conclusione cui è giunta una équipe di studiosi europei coordinata dal medico legale Philippe Charlier dell'ospedale Poincaré di Garches, che ha pubblicato i risultati di un lungo studio sulla rivista Nature.

E' dal 2006 che Charlier, avuto il permesso di analizzare le reliquie della santa, presentate come autentiche nel 1867, sta cercando di dirimere un dibattito che dura ormai da un secolo e mezzo. I resti - una costola umana all'apparenza carbonizzata, un frammento di lino e un femore di gatto, animale comunemente gettato nel rogo delle presunte streghe nel medioevo, mischiati a pollini di pino - (guarda le foto) si sono rivelati non autentici alla luce di nuove tecniche di analisi.
Per svelare il mistero gli scienziati hanno usato diversi metodi, dalla spettrometria di massa alla microscopia elettronica, fino all'analisi specifica dei pollini. Ma per mettere sulla giusta strada Charlier e colleghi è stata decisiva l'abilità dei più famosi "nasi" dell'industria profumiera. Celebrità come Sylvaine Delacourte della maison Guerlain e Jean-Michel Duriez, di Jean Patou, hanno prestato il loro finissimo olfatto alla causa, individuando un netto aroma di vaniglia. E' stata proprio questa la scoperta chiave: questo aroma, infatti, è prodotto dalla "decomposizione di un corpo" - sottolinea il dottor Charlier su Nature, e non dalla sua cremazione. "Corrisponde ad una mummia e non ad un corpo che sia stato arso".

False le reliquie di Giovanna d'ArcoSuccessivamente, un'analisi microscopica e chimica dei frammenti ha mostrato che i tessuti analizzati non erano stati bruciati, ma erano ricoperti da materiali come bitume e resine. E la datazione al carbonio 14 ha permesso di collocare i resti della mummia fra il sesto ed il terzo secolo avanti Cristo. Quanto poi ai pollini di pino presenti nel frammento di lino, questa specie non esisteva nel nord ovest della Normandia ai tempi della morte di Giovanna d'Arco, mentre il suo polline era comunemente usato per l'imbalsamazione delle mummie.

Ma come hanno fatto a finire frammenti di mummia tra le reliquie della santa? Charlier spiega che erano spesso usati nella preparazione di rimedi farmaceutici, all'epoca.

I risultati non sembrano più lasciare spazio ai dubbi. La Chiesa, che canonizzò l'eroina francese nel 1920, è stata sempre prudente sull'autenticità delle reliquie, cosi l'Arcivescovado di Tours donò i resti di cui era proprietario all'associazione degli amici del Vecchio Chinon che ancora custodisce i frammenti nell'omonima cittadina del centro della Francia. Quest'ultima decise di affidarsi agli esperti già nel 1979, ma la perizia non ebbe risultati.

Ora i nuovi metodi forensi usati dal team del dottor Charlier sembrano mettere la parola fine al mistero dell'eroina, diventata un mito nazionale e il simbolo della Francia.

http://tuttigliscandalidelvaticano.blogspo...anna-darco.html
 
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view post Posted on 6/10/2011, 19:14
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Beh, Philippe Charlier è una sorta di autorità in ambito forense, detto l'Indiana Jones dei cimitirei... d'altronde quando si parla di " presunti" resti c'è sempre il rischio di prendere proverbiali cantonate

giovanna20darco

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JuniaTheWitch
view post Posted on 14/8/2012, 17:27




Se le "verità" storiche dovessero dipendere da un ortopedico che si diletta a fare ricerche (tale Horbenko) staremmo freschi :)
 
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view post Posted on 15/8/2012, 14:26
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Fortuna che c'è sempre qualcuno che è interessato alla verità e non a fare sensazionalismo, fortuna
 
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JuniaTheWitch
view post Posted on 15/8/2012, 17:52




Già. Tutti, se interessati, possono effettuare delle ricerche storiche. Ma per farlo, e bene (nei limite del possibile), bisogna sempre partire dalle fonti.


 
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Romanov in the Heart
view post Posted on 16/8/2012, 15:37




Ha una "tesi" che si butta giù con un sospiro, neanche con un soffio. Cosa non si fa più per soldi... v.v
 
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view post Posted on 16/8/2012, 20:21
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Se ogni giorno si mette un mattone, in sessanta o ottanta anni si abiterà dentro un palazzo.
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Ah, la cara vecchia "tesi eterodossa", che faceva incavolare a morte Régine Pernoud, e che Maria Luisa Spaziani ha rielaborato nel suo bel poema dedicato a Giovanna

215v4g5bZ-L._SL500_AA240_

Quanto alla storia delle tombe di Luigi XI e compagnia a Cléry, peraltro profanate fin dal Cinquecento, mi sembra interessante questo link

http://saintdenis-tombeaux.forumculture.ne...s-ses-ossements

Altro che scheletri interi!
 
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view post Posted on 17/8/2012, 15:51
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Scheletri interi? Dei re di Francia.... ma se nell'ossario ci sono tutti, vicini vicini, incasinati incasinati....
 
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11 replies since 25/9/2011, 23:57   1150 views
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