Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, L'Eroina dei Due Mondi

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Anna d'Austria
view post Posted on 10/12/2011, 10:47




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Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, conosciuta nel mondo come Anita Garibaldi, nacque il 30 agosto 1821 in Brasile a Morrinhos, presso Laguna nello stato di Santa Catarina, figlia del mandriano Bento Ribeiro da Silva, detto "Bentòn", e di Maria Antonia de Jesus Antunes. La coppia ebbe sei figli, tre maschi e tre femmine. La bambina fu battezzata Ana e chiamata in famiglia Aninha, che è il diminutivo di Ana in lingua portoghese. Fu Garibaldi, a suo tempo, ad attribuirle il diminutivo spagnolo Anita, con il quale è universalmente nota. Dopo che la famiglia si fu trasferita a Laguna, nel 1834, in pochi mesi morirono il padre e i tre figli maschi. Pare che il trasloco a Laguna si fosse reso necessario per allontanarsi dai propositi di vendetta di un carrettiere di Morrinhos il quale, attratto dalle grazie di Anita e avendolo dimostrato con "modi poco rispettosi", si era visto sfilare il sigaro di bocca dalla ragazzina che, per sottolineare il suo diniego, pensò bene di spegnerlo sul viso del focoso pretendente.Il 30 agosto 1835, all'età di 14 anni, Anita va in moglie a un calzolaio, Manuel Duarte de Aguiar, nella cittadina di Laguna. La veridicità storica di questa unione - talvolta contestata, ma senza successo, anche da Menotti Garibaldi, figlio di Anita e del Generale - sembra essere dimostrata da un atto di matrimonio ancora esistente e da quanto scritto dallo stesso Garibaldi nelle sue "Memorie".

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Nel luglio del 1839, all'età di 18 anni, Anita incontra Garibaldi a Laguna. Da quel momento, dopo aver verosimilmente abbandonato il marito, Anita sarà la donna di Garibaldi, la madre dei suoi figli e la compagna di tutte le sue battaglie. Combatterà sempre con gli uomini, e pare che venga spesso assegnata alla difesa delle munizioni, sia negli attacchi navali sia nelle battaglie terrestri.

All'inizio del 1840, nella battaglia di Curitibanos, Anita cade prigioniera delle truppe imperiali brasiliane. Ma il comandante, molto colpito dal temperamento indomito della giovane, le concede di cercare il cadavere del marito sul campo di battaglia. Anita, approfittando della distrazione delle guardie, afferra un cavallo e fugge. Si ricongiunge con Garibaldi a Vacaria, nel Rio Grande Do Sul.

Il 16 settembre 1840 nasce il loro primo figlio al quale danno il nome di Domenico, ma che verrà sempre chiamato col diminutivo di Menotti. Dodici giorni dopo il parto, Anita sfugge a una nuova cattura. I soldati imperiali circondano la sua casa, uccidono gli uomini lasciati da Garibaldi a difesa e cercano di catturarla. Ma Anita, con il neonato in braccio, esce da una finestra (o da una porta secondaria), inforca il cavallo e fugge nel bosco. La sua estrema abilità di cavallerizza e la sua coraggiosa vitalità la salvano ancora una volta. Rimane nascosta nel bosco per quattro giorni, senza viveri e con un neonato al petto, finché Garibaldi e i suoi la trovano. È questo l’episodio al quale lo scultore Rutelli si ispirò per il monumento equestre ad Anita inaugurato sul Gianicolo nel 1932. A tre mesi Menotti è portato dal padre in un fazzoletto a tracolla e riscaldato dal calore del corpo durante la ritirata nella sierra.

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Nel 1841, essendo divenuta ormai insostenibile la situazione militare della rivoluzione brasiliana, Garibaldi e Anita prendono congedo da quella guerra e si trasferiscono a Montevideo, in Uruguay, dove rimarranno sette anni, durante i quali Garibaldi manterrà la famiglia impartendo lezioni di francese e di matematica. Nel 1842 Anita e Garibaldi si sposano nella parrocchia di San Bernardino. Stando alle "Memorie" del generale, Garibaldi dovette dichiarare formalmente di avere notizia certa della morte del precedente marito di Anita. Negli anni successivi nascono i figli: Rosita (1843) che morirà a soli 2 anni, Teresita (1845) e Ricciotti (1847), quarto e ultimo figlio.

Nel 1848, alla notizia delle prime rivoluzioni europee, Anita con i figli si imbarca per Nizza dove viene ospitata dalla madre di Garibaldi. Il marito la raggiunge con un altro bastimento qualche mese più tardi.

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L'anno seguente Anita è di nuovo in combattimento. Il 9 febbraio 1849 a Roma avviene la proclamazione della Repubblica Romana, che però avrà vita breve. Gli eserciti francese e austriaco attaccano la città eterna per ripristinare il potere papale. I garibaldini danno vita a una eroica resistenza, respingendo gli assalti quartiere per quartiere, per molti giorni. Ma la superiorità di uomini e mezzi a disposizione delle forze avversarie è schiacciante. E dopo l'ultimo scontro sostenuto nella zona del Gianicolo, Garibaldi e i suoi sono costretti a lasciare l'Urbe. Inseguiti da quattro eserciti i garibaldini arrivano a San Marino. Anita è febbricitante, incinta ha seguito il marito a cavallo. Lo segue anche nella cavalcata verso Cesenatico. Quando vi giunge è divorata dalla febbre. Garibaldi con duecento seguaci cerca di raggiungere con 13 bragozzi Venezia che ancora resiste. All'altezza della Punta di Goro le navi austriache impediscono di proseguire. Alcune barche si arrendono, altre si avvicinano a terra. Tra queste quella di Garibaldi ed Anita, che cercano di sfuggire agli austriaci che li cercano.

Quella fuga prenderà storicamente il nome di "trafila". I garibaldini si sparpagliano su strade diverse per sfuggire alla caccia dei soldati austriaci e della polizia papalina. Garibaldi rimane solo con Anita e con il fedelissimo Capitano Leggero. Nelle valli di Comacchio si consuma la tragedia. La donna perde conoscenza. Pur braccati dai nemici, Garibaldi e Leggero con l'aiuto di amici fidati la caricano su una piccola barca e poi, su un vecchio materasso, la trasportano nella fattoria Guiccioli in località Mandriole di Ravenna, dove subito accorre un medico, il quale però può solo constatare che Anita è spirata. La data della sua morte è il 4 agosto 1849. Anita ha ventotto anni. La sua avventura umana, storica e sentimentale accanto a Giuseppe Garibaldi è durata appena undici anni.

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La vicenda terrena di Anita, al di là perfino di quanto succintamente detto fin qui, presenta aspetti che sembrano sconfinare nel romanzesco. E tali fatti meritano di essere descritti in modo più dettagliato.

La futura moglie di Giuseppe Garibaldi, la donna che diventò quasi una leggenda nel Risorgimento italiano e incarnò l'ideale di donna-guerriero che combatteva per i diritti dei popoli e per l'eguaglianza dei cittadini, proveniva da una famiglia molto modesta, discendente da portoghesi delle Azzorre che nel Settecento erano emigrati in Brasile, prendendo sistemazione nella provincia di Santa Catarina.

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Una descrizione certamente attendibile di Anita è quella lasciata dallo stesso Garibaldi nelle sue "Memorie": “Era una donna alta, col volto ovale, i grandi occhi neri e i seni prosperosi” scriverà il generale. Nulla di più sull'aspetto fisico, che tuttavia doveva aver colpito il giovane Garibaldi in modo straordinariamente intenso, dato che dopo averla vista per la prima volta col cannocchiale scrutando un villaggio della Laguna da bordo della sua nave, volle immediatamente sbarcare per mettersi alla ricerca di quella ragazza. La cercò inutilmente per un'ora o giù di lì, finché fu invitato da un abitante del villaggio nella sua casa a prendere una tazza di caffè. Aperta la porta, Garibaldi si trovò davanti quella ragazza alta, fiera e dai "grandi occhi neri" che stava cercando. E, secondo il suo stesso racconto, le disse spavaldamente in italiano (perché a quel tempo non conosceva bene il portoghese): «Tu devi essere mia».



Riguardo alla figura storica di Anita Garibaldi, è in pre-produzione un film dal titolo “Mother of War”.

La pellicola è prodotta dalla casa di produzione indipendente americana, Atlas Media Group, LLC, con sede a Chicago ed è finanziata da investitori privati.
Atlas Media Group ha voluto realizzare un progetto indipendente con la collaborazione di artisti americani, italiani e brasiliani.

Il cast è quasi al completo: l’attore americano Stephen Baldwininterpreterà Giuseppe Garibaldi; l’attore ha dichiarato di aver accettato di interpretare questo ruolo poiché ha ritenuto la sceneggiatura un lavoro eccellente e il personaggio di Garibaldi affascinante e carismatico. Anita Garibaldi, invece, avrà il volto dell’attrice brasiliana Leticia Sabatella.
Nel cast ci sono anche nomi come quello della cantante-attrice Carol Lawrence (conosciuta come Maria in “West Side Story") e dell’attore italiano Paolo Bonacelli.

Per la regia i produttori hanno deciso di bypassare Hollywood e scegliere il regista di teatro Rick Snyder, membro della famosa compagnia “Steppenwolf Theatre”. “Mother of War” sarà il suo debutto cinematografico che si preannuncia un ottimo lavoro.

Le riprese avranno inizio la prossima primavera tra Bosa, Bosa Marina e Alghero.


Prossimamente Rai 1 trasmetterà una fiction su Anita Garibaldi, dove ad interpretare l'eroina brasiliana sarà Valeria Solarino, mentre Giuseppe Garibaldi sarà interpretato da Giorgio Pasotti. Questa produzione sarà realizzata tra Portogallo, Bulgaria e Italia.
 
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view post Posted on 10/12/2011, 10:53
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Anita, ammetto di averla semrpe sottovalutata ma è un personaggio di tutto rispetto. In Italia si guarda sempre a suo amrito e poco a lei, forse perchè morì relativamente presto

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Anita morente, disperavo nel trovare questo quadro
 
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