Charles Maurice de Talleyrand-Périgord, Il Camaleonte

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view post Posted on 14/1/2012, 21:42
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Corre l'anno di Grazia 1754 e nella ridente località di Parigi il 2 febbraio nasce l'erede dei Talleyrand-Périgord, subito battezzato come Charles Maurice. La famiglia dei Talleyrand Perigord è antica, sembra risalire ad Ugo Capeto, ma le finanze non sono in buono stato nonostante lo zio sai arcivescovo di Reims.
Inoltre Charles Maurice è zoppo, alcuni biografi parlano di sindrome di Marfan, altri di una balia distratta che lo avrebbe fatto accidentalmente cadere, in ogni caso non potrà fare carriera nell'esercito così è destinato alla Chiesa.

A 4 anni lo affidano ad una nutrice a 5 è mandato a Chalais en Charent dalla bisnonna dove resterà due anni, ricordando sempre con affetto quei due anni perché a 8 entra nel prestigioso collego d'd'Harcourt a Parigi.

Entra nel seminario di Saint Suplice a 15 anni, grazie alla raccomandazione dello zio arcivescovo, ma questo non gl'impedisce di frequentare l'attrice Dorothée Dorinville. Riceve gli ordini minori nel 1774 e un anno dopo è presente alla consacrazione di Luigi XVI, sempre grazie allo zio che è arcivescovo di Reims.

Gli danno un'abazia a Reims ma si guarda bene dall'andarci e preferisce la vita mondana di Parigi dove in breve diviene l'idolo dei salotti anche perchè le donne sono irresistibilmente attratte da quell'ecclesiastico zoppo. Trova anche il tempo di iscriversi alla Sorbona e laurearsi in teologia dopo appena due anni .
Il 18 dicembre 1779 è ordinato sacerdote e celebra la sua prima messa, gliene sono attribuite sette.

Nel 1785 la sua amante, una delle tante, Adélaide de Flauhaut per al precisione, gli dà un figlio Charles de Flauhaut, passato alla storia per essere stato l'amante della regina Ortensia e il padre del conte di Morny, e forse dello stesso Napoleone III.

Nel 1788 ottiene finalmente il vescovato di Autun perché il precedente vescovo è trasferito a Lione e perché suo padre in punto di morte estorce questa promessa a Luigi XVI. Andrà ad Autun solo due mesi dopo ma grazie ad una campagna mirabilmente orchestrata riesce a farsi eleggere deputato per il clero per gli Stati Generali che si stanno formando.

Da lì in poi la strada è facile e lui ha capito dove tira il vento, tanto che sarà lui a proporre la Mozione sulla nazionalizzazione dei beni ecclesiastici e il 14 luglio 1790 celebra messa durante la Festa della Federazione al campo di Marte. Per non farsi mancare nulla ordina anche due vescovi costituzionali e quindi papa Pio VI lo scomunica.

Nel 1792 la Francia entra in guerra e la famiglia reale è imprigionata e dopo essere stato tra coloro che vogliono la testa di Luigi XVI il nostro reputa che sia meglio per lui lasciare la Francia e con un passaporto firmato dallo stesso Danton raggiunge Londra. Peccato che in un armadio vengano trovate alcune sue lettere compromettenti e che quindi vi sia una domanda d’arresto contro di lui.

Nel 1794 William Pitt lo espelle e lui si rifugia in America dove diventa un uomo d’affari e stringe amicizia con il tizio che sta sulla banconota da 10 , Alexander Hamilton.
E’ nel 1796 che grazie agli appelli in suo favore dei suoi amici tra cui brilla Madame de Stael, può tornare in patria, grazie agli sforzi di Madame de Stael ottiene il portafoglio degli Affari Esteri. I due avranno anche un’avventura ma lui non le sarà riconoscente, idillio breve ma intenso. Dimenticavo, il portafoglio degli Affari Esteri lo ha rubato a Charles Delacroix, e gli ha anche rubato la moglie. Infatti al 90% il padre del pittore Eugene delacroix è lui, e infatti seguirà al carriera di questi con paterna sollecitudine, prima lui poi il nipote de Morny.

Capito che il Direttorio ha i giorni contati comincia le trattative con un corso ambizioso, Bonaparte, e lo aiuterà durante il golpe di brumaio, ricevendone in cambio il Ministero degli Esteri, di nuovo, che conserverà fino al 1808.

Nel 1801 ottiene da Pio VII di poter tornare allo stato laico. Un anno dopo Napoleone lo mette di fronte ad una scelta: o sposa la sua amante, la bella Catherine Grand da cui ha avuto una figlia, o la lascia. Decide di sposarla e Madame Grand diviene principessa di Benevento, titolo concessogli da Napoleone nel 1806. Bella è bella, peccato che oltre ad essere la donna più bella di Parigi sia anche la più stupida.

Nel 1804 è tra gli ispiratori della cattura e poi dell’uccisione del duca d’Enghien ma si rende conto di quale sbaglio sia agli occhi di tutta Europa, tanto che dirà È stato peggio di un crimine, è stato un errore. Quello stesso anno è presente all’incoronazione di Napoleone a Notre Dame.

E’ nel 1807, dopo Tilsit, dà le dimissione e l’anno dopo ospiterà nel suo castello di Valençay gli infanti Don Ferdinand, Don Carlos e il loro zio, Don Antonio fino al 1814. In quest’anno comincia a prendere le distanze da Napoleone e a trescare con lo zar Alessandro, insomma ha una sua personale politica. Nel 1809 Napoleone si accorge che fa il doppio gioco, e con lui l’alleato e avversario Joseph Fouché, e lo allontana con al celebre frase Siete solo sterco in una calza da seta, al che lui ribatte non appena esce dalla stanza abbastanza forte in modo che lo si possa udire E’ un grand’uomo ma è troppo maleducato.
Come prima ricompensa otterrà da Alessandro la mano di Dorethée de Courlande per suo nipote Edmond de Perigord., dimenticavo, Dorothée sarà una delle sua amanti e la sua ultima figlia, Pauline, è molto probabilmente figlia di Talleyrand.
Non appena è disoccupato offre i suoi servigi ad Austria e Prussia, ben liete di accettarli.

II Borboni si rivolgono a lui e dopo aver fatto allontanare Maria Luisa e il re di Roma da Parigi avvisa Alessandro I che può entrare a Parigi. Luigi XVIII lo nomina Ministro degli Esteri e lo manda a Vienna dove grazie alle sue doti la Francia siederà al tavolo delle potenze vincitrici. Si presenta a Vienna accompagnato da Dorothée che rivede la sorella, amante di Metternich, tanto per non farci mancare nulla.

E’ nominato e Gran Ciambellano da Carlo X e quindi non ha più un ruolo politico, tanto che si ritira a Velençay, almeno fino al 1830.
Durante le Tre Giornate Gloriose è il primo ad avvisare il duca d’Orleans a prendere in mano la situazione e riesce a farlo diventare re dei francesi, abbandonando Carlo X.
A 76 anni parte per Londra come ambasciatore straordinario per la Francia, e farà nuovamente un ottimo lavoro, per poi dimettersi nel 1834 e tornare a Valençay.
Muore lì nel 1838 dopo aver firmato una dichiarazione di ritrattazione per papa Gregorio XII il 17 maggio 1738

qualche immagine:

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Adelaide Filleul, contessa de Flahaut, madre di Charles Flahaut

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Madame Grand, poi principessa di Benevento


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Dorothée

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il figlio Charles de Flahaut padre del conte di Morny e forse di Napoleone III

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l'altro figlio, il pittore Eugene Delacroix

A lui e al suo avevrsario e a volte alleato, il sadico Joseph Fouché, è dedicato il film francese del 1992 Le Souper

Lo stimo molto coem politico, come uomo un po' meno. Voltagabbana, infido ma dalla battuta pronta e di larghe vedute. Un genio della politica
 
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view post Posted on 2/2/2012, 15:44
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Ricorre oggi il compleanno di questo grand'uomo della politica, detto a ragione il Camaleonte


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