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| Ho finito da pochi giorni di leggere questo romanzo di Manfredi che(semper fidelis) mi ha affascinata moltissimo. Il romanzo racconta il periodo dall'inizio del 1990 fin dopo la seconda guerra mondiale. La cosa interessante, però, è che è raccontato dal punto di vista e attraverso le vite di una semplice famiglia di contadini della campagna emiliana(i Bruni, per l'appunto) che Manfredi conosce molto bene visto che ci è nato! I Bruni sono, per l'appunto, contadini. La Clerice è la capostipite della famiglia dopo che il marito Callisto morirà. E' una donna terribilmente religiosa, infatti ogni occasione è buona per pregare e sperare, così, di scongiurare possibili mali e lutti; Gaetano, il figlio più grande, sarà anche il primo ad andare in guerra. E' descritto come un omone muscoloso che non si fa scrupoli ad andare a chiedere al loro padrone, a Bologna, il frumento che gli serve per vivere; Floti(Raffaele) è il più sveglio ed istruito: l'unico che sa leggere e scrivere e che si metterà in politica contro i fascisti. Questo gli procurerà non pochi guai. Alla morte del padre sarà lui il vero perno della famiglia; Armando è il più scapestrato e nullafacente del gruppo familiare che ama passare le giornate all'osteria e intrattiene tutti con le sue battute; Savino è il fratello più giovane. Gli altri fratelli che, sostanzialmente, non sono poi così tanto degni di nota sono Dante, Fredo e Checco. La Rosina: la figlia più grande che sposerà un borghese siciliano che la porterà a vivere a Firenze ma la condannerà ad un'esistenza infelice; La Maria è innamorata di Fonso, un cantastorie del paese. Nonostante l'opposizione del suo fratello preferito, Floti, riescono a sposarsi. Ora vi starete chiedendo: perchè il libro si chiama Otel Bruni? Ebbene, a circa 50 metri dalla casa c'era una gigantesta stalla dove stavano tutti gli animali. D'inverso i Bruni ospitavano i viandanti e i vagabondi che non avevano un posto dove stare in cambio di un aiuto nei campi e gli fornivano anche il vitto. Questa è una delle tante ragioni per cui i Bruni sono una famiglia molto ben vista in tutto il paese. La storia sarà quella che conosciamo tutti, ma raccontata da un punto di vista diverso, da persone che lavorano la loro terra e che hanno tutto rimetterci dalle guerre più spaventose che il mondo abbia mai visto. Come sempre la narrazione di Manfredi scorre sinuosa, senza sbalzi e in modo naturale da una generazione all'altra.
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