Reduce dal soggiorno a Firenze, mi sono stupito di quanto la grande donna che fu Maria Maddalena fosse uno dei soggetti più gettonati dai pittori rinascimentali e non, quasi più della Vergine aggiungerei.
Ma chi fu davvero Maria Maddalena? Discepola fedele a Gesù? Sua amante? La donna che gli offrì tutto il suo amore e che lui amava più degli altri? Le realtà storiche confermano questo mentre la chiesa si ostina a "nascondere il tutto", affermando che la donna fosse una peccatrice, una prostituta, cosa erratissima per la realtà storica.
Nei vangeli canoniciMaria Maddalena è menzionata nel Vangelo secondo Luca (8:2-3) come una delle donne che «assistevano Gesù con i loro beni». Secondo tale vangelo, esse erano spinte dalla gratitudine: proprio da Maria di Magdala «erano usciti sette demòni».
Secondo la tradizione, era una della tre Marie che accompagnarono Gesù anche nel suo ultimo viaggio a Gerusalemme (Matteo 27:55; Marco 15:40-41; Luca 23:55-56), dove furono testimoni della crocifissione. Maria rimase presente anche alla morte e alla deposizione di Gesù nella tomba ad opera di Giuseppe di Arimatea.[2]
« Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. » (Giovanni 19,25)
Fu ancora lei, di primo mattino nel primo giorno della settimana, assieme a Salomè e Maria la madre di Giacomo il minore, (Matteo 28:1 e Marco 16:1-2, oltre che nell'apocrifo Vangelo di Pietro 12), ad andare al sepolcro, portando unguenti per ungere il corpo di Gesù. Le donne trovarono il sepolcro vuoto ed ebbero una "visione di angeli" che annunciavano la risurrezione di Gesù (Mt 28:5).
« Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro.... Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto. » (Giovanni 20,1,18)
Maria Maddalena, divenuta così prima testimone della resurrezione, corse a raccontare quanto accaduto a Pietro e agli altri apostoli, (Giovanni 20:1-2), guadagnandosi l'appellativo di "apostolo agli apostoli". Ritornata immediatamente al sepolcro, si soffermò piangendo davanti alla porta della tomba. Qui il "Signore risorto" le apparve, ma in un primo momento non lo riconobbe. Solo quando venne chiamata per nome fu consapevole di trovarsi davanti al Signore, e la sua risposta fu nel grido di gioia e devozione, "Rabboni", cioè "maestro buono". Avrebbe voluto trattenerlo, ma lui glielo proibì: Gesù le disse:
« Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va dai miei fratelli e dì loro: Sto ascendendo al Padre mio e al Padre vostro, al Mio Dio e al vostro Dio » (Giovanni 20:17)
Nel vangelo della stessa MariaUn'ulteriore attestazione di Maria di Magdala e del suo ruolo tra i primi cristiani è fornito dal Vangelo di Maria, un vangelo non incluso nel canone ortodosso e che sopravvive oggi in due frammenti in greco del III secolo e in una lunga traduzione in lingua copta del V secolo. Anche se questi manoscritti furono scoperti e pubblicati tra la metà del XIX secolo e il 1947, ci sono riferimenti in opere anteriori (anche del III secolo) e dei Padri della Chiesa al Vangelo di Maria, le quali rivelano il grado in cui il Vangelo fu disprezzato e osteggiato. Nel testo frammentario, i discepoli fanno domande al Signore risorto e ricevono risposta.
« Ma essi rimasero tristi e piangevano forte. Dissero: "Come possiamo andare dai gentili e predicare loro il vangelo del regno del figlio dell'uomo? Là non è mai stato dispensato, dobbiamo dispensarlo (proprio) noi? »
« S'alzò allora Maria, li salutò tutti, e disse loro: "Non piangete, fratelli, non siate malinconici e neppure indecisi. La sua grazia sarà con voi tutti e vi proteggerà. Lodiamo piuttosto la sua grandezza, avendoci egli preparati e mandati agli uomini. »
Pietro disse a Maria Maddalena:
« Sorella, noi sappiamo che il Salvatore ti amava più delle altre donne. Comunicaci le parole del Salvatore che tu ricordi, quelle che tu conosci, (ma) non noi; (quelle) che noi non abbiamo neppure udito »
Allora racconta - alla richiesta di Pietro - di aver avuto una visione del Salvatore, e riporta il suo discorso con lui, che mostra influenze gnostiche.
« Quello che a voi è nascosto io ve lo comunicherò. »
La sua visione non fu creduta:
« Ma Andrea replicò e disse ai fratelli: "Che cosa pensate di quanto lei ha detto? Io, almeno, non credo che il Salvatore abbia detto questo. Queste dottrine, infatti, sono sicuramente delle opinioni diverse. »
« Riguardo a queste stesse cose, anche Pietro replicò interrogandoli a proposito del Salvatore: "Ha forse egli parlato in segreto a una donna prima che a noi e non invece apertamente? Ci dobbiamo ricredere tutti e ascoltare lei? Forse egli l'ha anteposta a noi? »
Karen King ha osservato che «il confronto di Maria con Pietro, uno scenario trovato anche nel Vangelo apocrifo di Tommaso, Pistis Sophia, e nel Vangelo apocrifo degli Egiziani, riflette alcune delle tensioni nella Cristianità del II secolo. Pietro e Andrea rappresentano ortodosse posizioni che negano la validità della rivelazione esoterica e rigettano l'autorità delle donne a insegnare»
Nel Pistis SophiaSecondo il Pistis Sophia, dopo la resurrezione, Cristo, allo scopo di istruire gli apostoli sui misteri, si trattenne sulla terra per undici anni. Come altri vangeli gnostici dunque, esso contiene una rivelazione segreta di Gesù risorto ai discepoli riuniti in assemblea (incluse quattro donne: Maria Maddalena, Salomè, la Madonna, e Marta). Durante questi undici anni, indicato nel primo capitolo dell'opera, Gesù portò i suoi discepoli solo fino ad un certo livello di conoscenza, per poi portarli, in seguito, a gradi di conoscenza superiori. Il Pistis Sophia, infatti, fa capire che la trasmissione di una conoscenza (gnosi) superiore richiese a Gesù l'ascesa al cielo con la relativa trasfigurazione, così come viene descritta nei capitoli successivi.
«Detto questo ai suoi discepoli, soggiunse: - Chi ha orecchie da intendere, intenda! Udite queste parole del salvatore, Maria rimase un’ora (con gli occhi) fissi nell’aria; poi disse: - Signore, comandami di parlare apertamente. Gesù, misericordioso, rispose a Maria: - Tu beata, Maria. Ti renderò perfetta in tutti i misteri di quelli dell’alto. Parla apertamente tu il cui cuore è rivolto al regno dei cieli più di tutti i tuoi fratelli» (capitolo 17).
Questo passo del capitolo 17 mostra Maria Maddalena che si erge a protagonista all'interno dell'opera. All'interno del Pistis Sophia, i discepoli interloquiscono con Cristo: la Madre di Gesù interviene tre volte (capitoli 59, 61, 62), Salomè altre tre volte (capitoli 54, 58 e 145) e Marta quattro (capitoli 38, 57, 73 e 80). Tuttavia, Maria Maddalena interviene, in contesti sempre molto importanti, sessantasette volte. Gesù arriva a lodarla varie volte e lei arriva persino ad intercedere presso di lui quando i discepoli non capiscono qualche passaggio (capitolo 94). All'interno del Pistis Sophia, Maria Maddalena simboleggia la Conoscenza (gnosi),e rappresenta dunque l'incarnazione umana di Sophia e come tale, la Sposa e la Sacerdotessa di Cristo. L'identificazione tra Sophia (lo Spirito Santo) e Maria Maddalena è presente anche nell'apocrifo Vangelo di Filippo.
Vi è inoltre l'ipotesi che essa sia stata la vera autrice del quarto vangelo, quello di Giovanni, il che confermerebbe la "deformazione" assunta dalla santa da parte della chiesa. Giovanni dunque sarebbe potuto essere la Maddalena, motivo per cui è sempre rappresentato come una donna (oltre al Da Vinci, molti altri, nel Medioevo soprattutto, lo rappresentano con una donna con tanto di boccoli e seno).
Autrice del Quarto Vangelo?Un gruppo di studiosi, pur dando per scontato le realtà storiche di Maria, Pietro e gli altri, hanno suggerito che Maria Maddalena fosse al vertice di una delle prime comunità cristiane e forse anche l'"amato discepolo" al quale è stato attribuito il Vangelo secondo Giovanni[6]. Il più noto degli studiosi è Ramon Jusino, il quale presenta questo punto di vista nel libro Maria Maddalena, autrice del Quarto Vangelo? (1998),[7] traendo spunto dalle ricerche di Elaine Pagels sulle primitive comunità gnostiche e dalle ricerche sulla comunità giovannea effettuate da Raymond Brown, un erudito biblico cattolico tradizionale.
Conferme che Maria Maddalena sarebbe stata l'"amato discepolo" si trovano nei vangeli gnostici, per esempio in quelli di Nag Hammadi. La contraddizione tra il quarto vangelo (che sostiene che l'amato discepolo era un maschio) e i vangeli gnostici (secondo cui l'"amato discepolo" era una donna, Maria Maddalena) si possono spiegare, secondo Brown, in questo modo: gli autori dei vangeli gnostici furono influenzati dalla figura di Maria Maddalena in quanto annunciatrice della resurrezione di Cristo; ciò portò gli autori gnostici a renderla il discepolo che Gesù amava di più; in altre parole, gli autori gnostici chiamarono Maria Maddalena l'amato discepolo in risposta a quanto avevano letto nel quarto vangelo.
Secondo Jusino, invece, nella prima stesura del Vangelo secondo Giovanni l'"amato discepolo" e il fondatore della comunità giovannea era Maria Maddalena; dopo la morte di quest'ultima però ci fu uno scisma nella comunità: i secessionisti avrebbero dato molta importanza alla figura di Maria Maddalena (ciò portò alla redazione di numerosi vangeli gnostici, come il Vangelo di Maria Maddalena) mentre gli "apostolici" per essere accettati dalla Chiesa allora emergente avrebbero sminuito l'importanza di Maria Maddalena in quanto era inaccettabile per la Chiesa che una donna fosse a capo di una comunità; gli apostolici avrebbero quindi modificato il vangelo originario facendo diventare l'"amato discepolo" un uomo e rendendolo quindi una figura distinta da Maria Maddalena.
FONTE:
http://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Maddalena