Mi chiamo Elena, ho studiato e sto studiando tutt’ora tale periodo.
I fatti storici sono questi. Chiedo scusa in anticipo per la lunghezza (più di mezzo secolo di storia) e per l’Italiano confuso (traduzioni da russo, ucraino, polacco, turco e inglese)
Si pensa che Alexandra Anastasia Lisowska chiamata Roxelana è nata nel 1502 (altre fonti 1505 o 1506) a Rohatyn (Ucraina). Vi riporto i cenni storici della cittadina di Rohatyn dai vari documenti e trattati storici.
La storia di Rohatyn inizia nei tempi di Principato di Galizia-Volinia nelle vicinanze del Villaggio di Pidgoroddya dove poco lontano sono stati scavati gli insediamenti del X-XIII sec. Nel XII secolo le terre di Rohatyn erano di proprietà della famiglia Rostislavovich. L'occupazione delle terre di Galizia dal re polacco Casimiro III ha scoinvolto la geografia del territirio, infatti la posizione e la storia di Rohatyn inizia proprio in quel periodo. Nel 1366 Rohatyn è menzionato come fortezza e nel 1390 come una città (documento ufficiale del Papa Bonifacio IX al Vescovo di Peremyshl). La cronaca dei fatti storici ricorda cosidetta "Città Vecchia", ben chiusa, con accesso ad essa con i cancelli (portoni) e ponti levatoi. Lo sviluppo intensivo della città inizia nel 1415 dopo che ad essa è stata attribuita autonomia e privileggi connessi con i diritti di Magdeburgo. In quanto incluso tra le tenute reali del re polacco, Rohatyn è spesso passata da un "proprietario" all' atro. In tempi diversi la città era di proprietà di Vladislav Opolsky, Volchko Prysluzhych, Mykola Parava. Nel documento del 1443 si afferma che nella lotta tra la Polonia e Lituania per le terre ucraine la nobiltà locale si schierò con il Duca lituano Svyrdygailo. Infatti Bogdan Rohatynsky difese corraggiosamente il castello di Odessa (non c'entra niente con attuale città di Odessa), assediato dall'esercito polacco. Per questo motivo il Re polacco ha tolto tutti i diritti sulla città alla famiglia Rohatynsky, confiscandola nel 1432. il 24 giugno 1443 il re polacco Jagellone (Ladislao III) ha dato la città di Rohatyn con il sobborgo Vecchio Rohatyn a Mykola Parava con la cauzione di 200 gryvni. Succesivamente Rohatyn diventa di proprietà della famiglia Hodych. Otton Hodych conferma il privileggio dato alla città di Rohatyn da Volchko Prysluzhych. Dal 1387 la Galizia Orientale, tra cui Rohatyn, era governata dalla nobiltà polacca. Così è stato fino al 1772.
Quindi le terre in questione sono state di dominio polacco prima della nascita e dopo la morte di Roxelana. Se è vero che il padre di Roxelana, Gavrila Lysowky era un prete ortodosso i russi non c'entano niente. Lo stato dei russi è nato dopo la Rus' di Kiev, vi rimando a Wikipedia, e la popolazione si è convertita in cristianesimo dal paganesimo alla fine del X secolo. Dico se, perchè il vero nome di Roxelana è sconosciuto, ed è secondo la tradizione letteraria che il suo nome è Alexandra o Anastasia Lysowska, il che non è un fatto storico.
Le informazioni sulle origini di Roxelana sono abbastanza contradittori. Le fonti documentari o anche i testi meno affidabili sulla sua vita prima di entare nell’ harem del sultano non esistono. Delle sue origini parlano solo le legende ed opere letterarie. Così Mihalon Lytvyn, che a metà del XVI secolo era l'Ambasciatore del Granducato di Lituania nel Khanato di Crimea nel suo libro 1548-1551 "Sui costumi dei Tartari, lituani e moscoviti" (De moribus tartarorum, Lituanorum et moscorum) nella descrizione della tratta degli schiavi dice "la moglie preferita del corrente imperatore turca, madre di primogenito dell'imperatore che governerà dopo è stata rapita dalla nostra terra". Membro dell' Ambasciata di Polonia nel 1621-1622, poeta Samuel Twardowski ha scritto che i turchi gli avevano detto che Roxelana era la figlia di un sacerdote ortodosso di Rohatyn. Gli storiografi osservano che l'affermazione di Twardowski si conferma con la vecchia canzone popolare di Bukovina che racconta la storia di una bella ragazza di Rohatyn di nome Nastusen'ka (diminutivo di Anastasia), rapita dai Tartari e venduta nell’harem del Sultano. Alcuni dettagli sulla vita di Hürrem prima di entrare nell’harem appaiono nella letteratura del XIX secolo. Secondo la tradizione letteraria polacca il suo vero nome era Alexandra, e lei era la figlia di sacerdote di Rohatyn Gavrila Lisowski. Nella letteratura ucraina del XIX secolo si chiama Anastasia, questa versione hanno accettato gli storiografi sovietici. Secondo Mikhail Orlov, nel romanzo storico "Roxolana o Lisowska Anastasia" (1880) la ragazza non era originaria di Rohatyn ma di Chemerovets (oggi regione Khmelnitsky). In Europa Hürrem era conosciuta come Roxelana. Questo nome le è stato attribuito dall'ambasciatore di Amburgo nell' Impero Ottomano Ogier Gisleen van Busbeke. L'autore ha pubblicato nel 1589 a Parigi "Le Note Turche" in latino (Legationis Turcicae Epistolae quatuor IV). In questo lavoro lui si basa sul fatto che Hürrem è originaria dell'attuale Ucraina occidentale, l'ha chiama Roxolana riferendosi al popolare nome di questa terra nella Confederazione polacco-lituana alla fine del XVI secolo, Roxolania (dalla tribù dei roxolani ricodata da Strabone come gli abitanti del Mar Nero settentrionale). Osservatori e storici europei la chiamavano "Roxolana", "Roksa" o "Rossa". La convinzione che Roxelana era di origine russa e non ucraina è probabilmente sorta a seguito di un errore di interpretazione delle parole "Roxolana" e "Rossa". Perchè la terra d’origine di Roxelana era chiamata Roxolania nella Confederazione polacco-lituana, ma nello stesso periodo era chiamata Malaya Rossia o Malaya Rus’ dai russi, l’attuale Russia invece in quel periodo portava il nome di Moscovia, Stato di Moscovia o Rus’ di Moscovia. Quindi si tratta solamente delle interpretazioni errate nei vari documenti storici.
Dunque la ragazza è stata rapita dai tartari e dopo essere venduta e rivenduta varie volte è stata regalata al Sultano Solimano Il Magnifico. Gli storiografi pensano che la ragazza poteva essere stata donata al sultano in occasione della sua ascesa al trono. Non si sa una data certa dell'entrata di Hurrem nell’harem del sultano, il fatto è avvenuto tra il 1517 ed il 1520, l'anno di ascesa al trono di Solimano. All'epoca la ragazza aveva 15 anni.
In pochissimo tempo Hürrem ha attirato l'attenzione del Sultano. Un'altra concubina di Solimano Mahidevran, madre del principe Mustafa, la schiava di origine albanese o circassa si è ingelosita. La lite sorta tra Mahidevran e Hürrem è stata descritta nel rapporto dell'ambasciatore veneziano Bernardo Navagero nel 1533: "... La circassa ha insultato Hürrem e le graffiò il viso, le strappò i capelli e i vestiti. Dopo poco Hürrem è stata invitata nella camera da letto del sultano. Hürrem ha rifuitato di apparire davanti agli occhi del suo padrone in questo stato. In ogni caso il Sultano convocò Hürrem e la ascoltò. Poi chiamò Mahidevran, chiedendo se Hürrem avesse detto la verità . Mahidevran ha sostenuto ad essere lei la prima donna del sultano, e che le altre concubine devono obbedire a lei e che ha fatto poco a Hürrem, doveva sfigurarla ancora di più.” Sultan si arrabbiò con Mahidevran e la allontanò nominando Hürrem la sua concubina preferita.
Nel 1521 muoiono due dei tre figli di Solimano. L'unico erede rimasto era un bambino di sei anni, Mustafa. La capacità di Hürrem di dare alla luce un erede le ha dato il supporto necessario nella corte. Il conflitto di Mahidevran e Hurrem era tenuto sotto controllo grazie al potere della madre di Solimano, Hafsa Khatun. Nel 1521 Hürrem da alla luce un bambino di nome Mehmet. L'anno successivo nasce Mihrimah, l'unica figlia di Solimano sopravissuta, dopo è nato Abdallah, che ha vissuto solo per tre anni, nel 1524 è nato Selim, e ancora un anno dopo Bayezid. L'ultimo figlio Cihangir, Hürrem ha dato alla luce nel 1531.
Nel 1534 muore Hafsa Sultan Khatun, madre di Solimano. Un anno prima nel 1533 , Mahidevran è stata esiliata insieme al figlio Mustafa, all'epoca già maggiorenne. Nel marzo 1536 Ibrahim Pascià è stato ucciso (i particolari potete leggere su Wikipedia) e le sue proprietà sono state confiscate. Tutti questi eventi hanno aperto a Hürrem la strada al potere.
Hürrem è stata in grado di ottenere ciò che nessuno ha mai pensato di poter ottenere. E 'diventata ufficialmente la moglie di Solimano. Anche se non esistevano leggi che proibivano i matrimoni dei sultani con le concubine, tutta la corte ottomana era contraria in quanto Solimano non ha rispettato le tradizioni degli ultimi 2 secoli. Probabilmente il matrimonio ha avuto luogo a giugno del 1534, anche se la data esatta di questo evento è sconosciuta. La posizione di Hürrem era unica, come anche il titolo di Haseki, conferito a Hurrem da Solimano.
Solimano, trascorrendo la maggior parte del tempo nelle campagne militari riceve informazioni sulla situazione nel palazzo esclusivamente da Hürrem. Si sono conservate le lettere scritte da Solimano a Hurrem, le quali riportano il grande amore che provava il sultano e la mancanza che sentiva di Hürrem, il suo principale consigliere politico. Gli studiosi storici notano come nelle prime fasi del proprio regno Solimano si basa sulla corrispondenza con la madre, in quanto Hürrem non conosce abbastanza la lingua. Le prime lettere al sultano sono scritte da Hürrem con il linguaggio burocratico, ciò suggerisce che sono state scritte con l'aiuto dello scrivano della corte.
L'influenza esercitata da Hürrem illustra l'episodio descritto dal ambasciatore veneziano Pietro Bragadin. Al sultano e a sua madre da un Sanjak-bey sono state donate due schiave russe. Quando le ragazze sono arrivate al palazzo Hürrem, ha scritto l'ambasciatore, era molto scontenta. Valide Sultan, madre di Solimano, ha donato la sua schiava al figlio, ma poi è stata costretta a chiedere scusa a Hürrem e a riprendere la schiava. La seconda schiava è stata data da Solimano come moglie ad un altro Sanjak-bey, visto che la presenza anche di una concubina nel Palazzo faceva Haseki infelice.
Una delle donne più istruite di quel tempo, Hürrem Haseki Sultan riceveva ambasciatori stranieri, rispondeva alle lettere di sovrani stranieri, nobili ed artisti influenti. Sulla sua iniziativa a Istanbul sono state costruite diverse moschee, madrasse e hamam (bagni turchi).
Come abbiamo detto sopra, Roxelana ha dato 6 figli a Solimano: 5 maschi ed una femmina. Di tutti i figli maschi è sopravvissuto solo Selim. Gli altri sono morti durante la lotta per il trono (tranne Mehmet, che è morto nel 1543 a causa di vaiolo). E'morto anche Mustafa, il figlio della terza moglie Gyulbahar (Mahidevran). La leggenda dice che era proprio Hürrem, tessendo intrighi contro Mustafa, a provocare la sua morte: ha messo il padre contro il figlio per liberare la strada al trono per il propri figli. Invece il motivo dell'esecuzione di Mustafa era la sua intenzione di usurpare il trono, ma come nel caso dell'esecuzione di favorito del sultano Ibrahim Pascià, la colpa è stata data alla Hürrem. Ai nostri giorni sono arrivate le lettere di Mustafa, dove è chiaramente visibile il sigillo personale “Şehzade Mustafa” indirizzate a Safavis Shah le quali riportano che effettivamente Mustafa stava preparando il complotto contro il padre. L'ultima goccia per Solimano è stata la visita dell'ambasciatore austriaco, il quale invece di fare la visita al Sultano, si è diretto da Mustafa. Dopo la visita l'ambasciatore ha detto a tutti che Şehzade Mustafa sarà un ottimo Sultano . Dopo che Solimano ha appreso questa notizia ha immediatamente chiamato Mustafa e lo fece giustiziare. Şehzade Mustafa fu strangolato per ordine di suo padre nel 1553 durante la campagna militare in Persia. La leggenda dice che Cihangir (ultimo figlio di Solimano e Hurrem) è morto di nostalgia per il fratello.
Bayezid, dopo un tentativo fallito di omicidio del fratello Selim insieme a 12.000 dei suoi uomini si è rifuggiato in Persia, ed era considerato un traditore da parte dell'Impero Ottomano, visto che a quel tempo era in corso la guerra con la Persia. Poco tempo dopo il sultano Solimano ha fatto pace con la Persia concordando con il Shah persiano Tahmasp I, che per 4000 monete d'oro gli uomini di Bayezid saranno uccisi, mentre Bayezid con i suoi cinque figli (il più piccolo dei quali aveva 3 anni) saranno consegnati al sultano. La condanna a morte fatta da Solimano a Bayezid è stata eseguita il 25 Settembre 1561.
La professoressa di storia Leslie Pearce, autore dell’ opera “The imperial harem” fa notare che prima di Hürrem, le concubine preferite dei sultani avevano due ruoli; il primo è ruolo dell'amante e il secondo è di madre dell'erede al trono, e che questi ruoli non sono mai stati sovrapposti. Dopo aver dato alla luce il figlio maschio la concubina cessava di essere favorita e doveva andare insieme al figlio in una lontana provincia, dove l'erede doveva essere allevato fino al momento in cui doveva prendere il posto del padre. Hürrem è stata la prima donna a svolgere entrambi i ruoli allo stesso tempo, la cosa ha provocato una grande irritazione della corte con la mentalità molto ristretta. Quando i suoi figli sono divenuti maggiorenni e sono andati via, lei non è andata con loro, ma è rimasta nella capitale con il sultano, andando solo a trovarli qualche volta. Con questo può essere ampiamente spiegata l'immagine negativa di Hürrem. Inoltre lei ha violato un altro principio della corte ottomana; la concubina del Sultano non dovrebbe avere più di un figlio maschio. Incapaci di spiegare come ha fatto Hürrem a raggiungere un potere così alto, i suoi contemporanei le attribuivano il fatto di aver stregato Solimano. Questa immagine della donna insiodiosa ed affamata del potere è stata trascinata a storiografia occidentale, anche se ha subito qualche trasformazione.
Negli ultimi anni della sua vita Roxelana era debole di salute. Morì il 15 aprile del 1558. La leggenda dice che il Sultano ordinò di togliere e bruciare tutti gli strumenti musicali dal palazzo per non disturbare Hurrem durante la sua malattia, non si allontanò dal suo letto negli ultimi giorni e pianse davanti i suoi sudditi quando lei morì. Dal punto di vista storico possiamo dire con certezza che Solimano nutriva un grande sentimento per Hurrem, basta leggere le dediche d’addio scritte da Sultano alla Haseki dopo la sua morte. Queste dediche sono arrivate fino ai giorni nostri.
Roxelana fu seppolta in una tomba che Solimano aveva fatto costruire per lei dietro la Moschea di Solimano (Süleymaniye camii). La tomba di Solimano si trova accanto a quella di Roxelana.
Come vedete Roxelana-Hurrem è un personaggio storico molto controverso. I turchi non la amano e le attribuiscono la colpa della caduta dell’Impero Ottomano. Avranno ragione? L’impero Ottomano è caduto durante il regno di Selim, figlio di Roxelana, forse perchè accanto a lui non c’era una donna come sua madre? Non per niente si dice che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna.
Bisogna sottolineare che ai giorni nostri sono arivate alcune informazioni storiche dei “quasi” contemporanei di Roxelana, in particolare Sehname-i Al-i Osman (1593) e Sehname-i Humayun (1596) e Taliki-zade el-Fenari che presentato un ritratto lusinghiero di Hürrem, una donna venerata "per le numerose donazioni di beneficenza, per la sua protezione e il rispetto verso gli studiosi e gli studenti, i cultori della religione, così come per l'acquisto delle cose rare e belle." Parlando dei fatti storici che hanno avuto luogo nella vita di Hürrem, lei è entata nella storia non come un politico repressivo, ma come una persona impegnata nella carità e divenne nota per i suoi grandi progetti. Così grazie alle donazioni di Hürrem è stato costruito a Istanbul il quartiere di Aksaray chiamato Avret Pazari (o mercato femminile, in seguito chiamato Haseki) contenente una moschea, madrasa (scuola), imaret (mensa), una scuola elementare, un ospedale ed una fontana. Questo è stato il primo complesso costruito dall'architetto Sinan di Istanbul nel suo nuovo incarico di architetto-capo della famiglia regnante. Il fatto di essere stato il terzo più grande complesso di edifici nella capitale dopo i complessi di Mehmet II (Fatih Camii) e Solimano (Süleymaniye camii) indica alto stato di Hürrem. Ha inoltre costruito il complesso di Edirne e di Ankara. Tra gli altri progetti di beneficenza è possibile chiamare in causa la costruzione del suo progetto con sede a Gerusalemme (in seguito chiamato Haseki Sultan) contenente l'ospizio, sale da pranzo per i pellegrini ed i senza tetto nella sala Mecca (al imaret Haseki Hürrem), una mensa a Istanbul (in Avret Pazari), oltre a due grandi bagni pubblici a Istanbul (uno nel quartiere ebraico e l’altro nel quartiere di Santa Sofia). Grazie alla richiesta di Hurrem Solimano ha chiuso i mercati degli schiavi ed ha attuato una serie di progetti sociali.
Giudicate voi